Giallo di Grosotto, Casula confessa l'omicidio di Veronica Balsamo e l'aggressione al chierichetto

La discussione della perizia psichiatrica in tribunale. Secondo il tecnico nominato dal giudice il 23enne accusato di aver ucciso la fidanzata è in grado di affrontare il processo

1 - Emanule Casula e Veronica Balsamo

1 - Emanule Casula e Veronica Balsamo

Sondrio, 17 febbraio 2015 - Emanuele Casula é solo parzialmente capace di intendere e di volere, ma é in grado di affrontare un processo ed è anche socialmente pericoloso. Questi i punti chiave della perizia psichiatrica discussa nella mattinata in tribunale a Sondrio davanti al giudice Carlo Camnasio. A presentare le sue conclusioni il perito nominato proprio dal giudice, e cioè lo psichiatra lecchese Giuseppe Giunta.

Dalla relazione e dalle domande poste dalle parti nel corso dell'udienza è emerso che il giovane Grosina, accusato dell'omicidio della fidanzata Veronica Balsamo e del tentato omicidio del chierichetto Gianmario Lucchini , quella tragica sera non era pienamente capace di intendere e di volere poiché affetto da un disturbo psicotico secondario al consumo di cannabis, tesi da sempre sostenuta dalla difesa. 

Il giovane,che il 23 ottobre ha confessato entrambi gli episodi (avrebbe ucciso la ragazza è tentato di ammazzare il chierichetto in preda a allucinazioni e paranoie, ndr.), é stato riconosciuto socialmente pericoloso ma anche in grado di affrontare il futuro processo.

Tra i temi affrontati anche la preoccupazione per il suo stato di salute: sarebbero infatti emersi elementi diagnostici che fanno temere possa tentare il suicidio.