Tradito da un’immersione nel Mar Rosso, muore barman di Livigno

Disgrazia in vacanza, la vittima è Luca Barosio, gestore del pub Daphne’s. Qualcosa non ha funzionato: forse un malore o un guasto all'attrezzatura

Luca Barosio, dietro al bancone del suo pub

Luca Barosio, dietro al bancone del suo pub

Livigno, 15 ottobre 2014 - Una nuova tragedia scuote l’Alta Valtellina. In una disgrazia sul Mar Rosso è morto un giovane molto conosciuto e benvoluto a Livigno, dove risiedeva in modo stabile dal 1994. A perdere la vita è stato Luca Barosio, 41 anni, originario de La Spezia, ma da anni trapiantato nella rinomata località turistica in territorio extradoganale della nostra provincia. A tradirlo è stata un’immersione nel mare della barriera corallina, dove si trovava per un periodo di vacanza con la sua adorata compagna Carlotta.

L’incidente è avvenuto l’altro giorno e la tragica notizia è subito rimbalzata nel «piccolo Tibet». Qualcosa non ha funzionato per il giusto verso e Luca, per un improvviso malore o il malfunzionamento delle attrezzature, è venuto a mancare. A stabilire l’esatta dinamica sarà probabilmente un’inchiesta. «Tutti - ricorda un’amica di Livigno - conoscono Luca come il gestore dello storico pub Daphne’s, in zona San Rocco, punto di riferimento della vita notturna, animatore e infaticabile motore di tante allegre serate, risate, bevute in compagnia, chiaccherate nella vita notturna e non soltanto. Era amico, inoltre, anche di numerosi turisti che tornavano volentieri in paese anche per trascorrere la serata in spensieratezza da lui al pub».

«Grazie Luca - si legge nel web - per il tuo sorriso, la tua allegria, la tua energia e il tuo grande cuore. Ci mancherai davvero. Condoglianze a Carlotta e a tutti i famigliari». Barosio, oltre alle immersione, coltivava le altre sue grandi passioni, lo sci e la bici. Tanti i messaggi sul profilo Facebook degli amici e conoscenti della vittima. Scrive Francesca: «Possa il dolore che noi tutti ora sentiamo essere alleggerito dall’amore che ti ricorda, amico onesto, leale e sincero ci mancherai». «Il destino ti ha portato via da qui per portarti lassù, oltre le nuvole, oltre il cielo, ma nessuno potrà portarti via dal cuore. Ciao “Balù”, come noi ti chiamavamo affettuosamente. Con il rimpianto di non essere riusciti mai a venirti a trovare a Livigno e a farti conoscere il nostro Mattia», scrivono Sonia e Lory dalla Spezia. E, sempre dal capoluogo ligure, c’è il pensiero di Mattia: «Ho avuto la fortuna di lavorare e di essere amico della persona più splendida che abbia mai conosciuto. Grazie per tutto quello che mi hai insegnato, della tua simpatia, del tuo modo di fare».