Un velo di omertà sulla morte di Veronica

Il mistero di Grosotto: gli inquirenti non stanno ricevendo aiuto. Chi sa non parla di Susanna Zambon

Veronica balsamo, trovata morta ai piedi di un dirupo

Veronica balsamo, trovata morta ai piedi di un dirupo

di Susanna Zambon

Grosotto (Sondrio), 15 settembre 2014 - Un paese omertoso dove nessuno vuole parlare di quello che è successo e chi potrebbe sapere qualcosa non collabora con gli inquirenti. È questo il brutto ritratto che in questi giorni è stato fatto del paese di Grosotto, in provincia di Sondrio, teatro del doppio giallo che da oltre tre settimane tiene con il fiato sospeso la Valtellina e non solo. Della morte di Veronica, cameriera 23enne trovata morta in fondo a un dirupo vicino alla chiesa di Roncale, e del tentato omicidio di Gianmario Lucchini, 32enne chierichetto ferito gravemente con un cacciavite e ancora in coma farmacologico, si sono occupati nei giorni scorsi anche programmi televisivi Rai e Mediaset. Mercoledì il doppio giallo è stato protagonista della puntata settimanale di «Chi l’ha visto?», mentre venerdì è andato in onda un ampio servizio all’interno del programma che si occupa di cronaca nera «Quarto grado».

Tante le domande che si sono posti giornalisti e criminologi presenti in studio, partendo proprio dal fatto che nel paese valtellinese, 1.600 anime arroccate sulla montagna, nessuno pare voler parlare di quello che è successo la notte di sabato 23 agosto. E, in particolare, in tanti si chiedono come mai gli amici di Emanuele, apprendista saldatore 18enne, fidanzato di Veronica Balsamo, l’ultimo a vederla in vita e unico iscritto nel registro degli indagati per la sua morte, non collaborino con gli inquirenti né forniscano indicazioni utili a ricostruire la giornata e a capire cosa sia successo alla ragazza. È stato quel gruppo di giovani ad accompagnare a casa Emanuele, dopo che lui si è allontanato a piedi per i boschi dopo aver avuto l’incidente stradale e ha così raggiunto il bar del paese. 

Proprio Emanuele indicazioni utili non sembra ancora in grado di darne. Ricorda poco di quella sera e dà ricostruzioni confuse. Gli sembra addirittura che Veronica fosse con lui quando il Suv si è ribaltato, ma lei in realtà in quel momento era già in fondo al dirupo, probabilmente già morta. Qualche indizio in più su quello che gli è accaduto, invece, potrebbe fornirlo Gianmario Lucchini quando si sveglierà dal coma e sempre che le sue condizioni dopo il grave trauma cranico riportato glielo permettano. Tuttavia al momento l’aggressione con il cacciavite ai danni del chierichetto 32enne è ancora un mistero. Questa settimana si attendono delle risposte dagli esiti degli accertamenti genetici, biologici e tossicologici effettuati dagli esperti di Milano nominati dalla Procura di Sondrio.