Chiudeva i figli nello sgabuzzino poi pugni e sberle: madre condannata

Secondo l’accusa avrebbe lanciato contro i bambini vari oggetti e li avrebbe percossi per futili motivi anche con il bastone della polenta

Con il Covid il disagio è aumentato

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Sondrio, 13 febbraio 2016 - Marito e moglie, genitori di due bambini in tenera età, residenti nel Sondriese, ieri sono comparsi davanti al collegio giudicante composto dai giudici Pietro Della Pona, Barbara Licitra e Antonio De Rosa.

La donna, riconosciuta colpevole di maltrattamenti in famiglia, è stata condannata a 8 mesi di reclusione e al pagamento delle spese processuali, con la concessione dei doppi benefici di legge. Dovrà provvedere al risarcimento danni nei confronti dei figli (5mila euro ciascuno), al pagamento delle spese processuali in favore delle parti civili.

Il tribunale di Sondrio (National Press)

Secondo l’accusa, avrebbe chiuso i bambini (che all’epoca dei fatti avevano 5 e 8 anni) in uno sgabuzzino o a chiave in camera loro, avrebbe lanciato contro di loro vari oggetti, e li avrebbe percossi per futili motivi con sberle, pugni, ma anche con il bastone della polenta.

L’uomo, invece è stato assolto dall’accusa di maltrattamenti per non aver commesso i fatti. Entrambi i coniugi sono stati assolti dall’accusa di violenza sessuale nei confronti dei figli, perché il fatto non sussiste.