Morto nell'incidente a 20 anni: al funerale moto e palloncini per ricordare Luca

Ad accompagnare il feretro la squadra di calcio del paese di ARINA SANDUL

La moto portata in corteo e spinta a mano dagli amici (National Press)

La moto portata in corteo e spinta a mano dagli amici (National Press)

Mese (Sondrio), 13 febbraio 2016 - All'uscita dalla chiesa di San Vittore un centinaio di palloncini bianchi in volo hanno accompagnato Luca Guglielmana, il ventenne rimasto ucciso in uno schianto con la sua auto nella notte di martedì sulla Super, a Piona. Il feretro è stato portato a spalla da alcuni amici. Dietro un corteo di centinaia di persone, molti i giovani, avvolti in un silenzio grave e surreale. Davanti alla chiesa un telo con scritto «Luch, non sarà un addio ma un arrivederci. Ti vogliamo bene», parole semplici per riassumere il pensiero di tutti i partecipanti. Presente la squadra di calcio di Mese in divisa (il giovane aveva giocato fino a 12 anni); poi la moto di Luca, spinta a mano dai suoi amici.

«Luca, eri un ragazzo vivace, sempre pieno di energia, un animatore simpatico e amichevole. Ricordati dei Grest ai quali partecipavi sempre. Noi tutti qui presenti ci ricorderemo sempre di te. Ora che sei lassù, tu che sei tanto appassionato di automobili, quale auto ti piacerebbe avere?» afferma durante la funzione don Casimiro Digoncelli con fare affettuoso, ricordando la forte passione del giovane per i motori. E con queste parole invita tutti i giovani ad «usare bene la propria libertà per difendere la vita». I compagni del ragazzo gli dedicano anche una poesia: «Non venire a piangere sulla mia tomba», recitata con voce rotta e le lacrime agli occhi. I familiari – la madre Miki, il padre Paolo, il fratello Andrea e la sorella Matilde – storditi dal dolore di una perdita così improvvisa, accettano solo silenziosi la mano del parroco e l’abbraccio di tutti i presenti.

Sui social network molte persone postano poesie, canzoni o pensieri. Pubblicano una foto, con una scritta sull’asfalto, «Ciao Luch», sottoscritta da tutti i suoi amici e coscritti. Scritta che rimarrà lì fissa, come il ricordo del giovane nella mente dei suoi più cari amici. Sopra la fotografia pubblicata una sua amica, Karin, scrive: «Era la tua galleria, ci passavi ogni sera e con questo vogliamo ricordati. (Ci siamo presi anche una segnalazione per te). Ricordo ogni singolo istante passato insieme e spero di non dimenticarmelo mai, sei stato un amico speciale, un ragazzo d’oro e Dio solo sa quanto tengo a te. Ma cosa hai combinato? Hai lasciato dentro tutti noi un vuoto, ma era la tua passione e purtroppo questa volta il destino ti ha chiamato. Sei e resterai per sempre nel mio cuore Luchi, grazie per tutto quello che mi hai insegnato. La nostra foca dormirà con me. Ti voglio bene, ti vogliamo bene. Ciao testone mio, un abbraccio fin lassù».