Castello dell’Acqua, i ladri fanno sparire un'arnia

Il proprietario: "Sono molto infastidito e amareggiato da questo furto" di GABRIELA GARBELLINI

Api nell'arnia (Foto AFP)

Api nell'arnia (Foto AFP)

Castello dell'Acqua (Sondrio), 4 maggio 2016 - Decisamente un furto fuori dall’ordinario quello avvenuto a Castello dell’Acqua nei giorni scorsi. Ad essere trafugata un’arnia. Mani ignote hanno ben pensato di fare business portandosi via addirittura una intera famiglia di api assieme alla loro casa, di fatto si sono impossessati di una vera e propria «fabbrica», senza però investire un solo euro. Del resto le api made in Valtellina (e in generale quelle italiane) sono considerate tra le più produttive, dunque prede ambite da chi intende guadagnare commerciando miele e c’è chi, incurante dei sacrifici e del lavoro degli apicoltori onesti, non si fa scrupoli a compiere razzie di questo genere.

«Sono molto infastidito e amareggiato da questo furto - tiene a sottolineare Luca Folini residente a Ponte in Valtellina - Le mie api le avevo a Castello dell’Acqua e la settimana scorsa mi è stata rubata una delle mie arnie. Questi episodi vanno fatti sapere, portati allo scoperto, mostrati all’opinione pubblica affinchè il prezioso lavoro di noi apicoltori non vada perso. Il danno da me subito non è quantificabile (un furto dal valore formalmente contenuto. Ad essere andata persa naturalmente la produzione della famiglia di api ormai sottratta), ma quel che disturba di più è il gesto di poco rispetto. In valle vi sono stati anche altri furti di questo genere, ma spesso gli apicoltori non lo fanno sapere, temendo chissà cosa. Io ho desiderato rendere pubblico il fatto e invito i valtellinesi qualora dovessero vedere movimenti sospetti davanti agli apiari di avvisare subito». La settimana scorsa qualcuno sembra aver visto aggirarsi in zona un furgone bianco sospetto. Da quel giorno le api sono sparite. «Se qualcuno sa qualcosa parli» invita Folini.