Turismo in Valtellina: presenze sì, ma i debiti restano

Il sindacalista Giorgio Nana: "Per gli impiantisti bisogna fare di più"

La pista Teola a Livigno

La pista Teola a Livigno

Sondrio, 16 febbraio 2018 - «Bene la stagione turistica in provincia di Sondrio, ma i problemi economici purtroppo rimangono>. Giorgio Nana, referente regionale per la Filt Cgil, commenta i primi dati sulla stagione invernale, che pongono le località valtellinesi e valchiavennasche al top in Lombardia, a livello nazionale dietro solo al Trentino. Solo per citare alcuni numeri, i rilevamenti delle presenze nelle strutture alberghiere ed extra alberghiere dell’Amministrazione provinciale di Sondrio, settore Turismo, indicano nel solo mese di dicembre 2017 un incremento delle presenze nell’Alta Rezia del 7%. In testa tra le località lombarde del turismo invernale Livigno con quasi 180mila presenze (+16,2% rispetto a dicembre 2016), seguito da Bormio (+9,6%) e Santa Caterina (+19,2%).

«Sono costantemente in contatto con le varie località sciistiche ed ero a conoscenza di questi dati positivi ed incoraggianti per il settore che in Valtellina offre lavoro a circa 600 operatori sugli impianti ed ad alcune migliaia nel settore turistico alberghiero - afferma Nana -. Bene, un bel segnale che è arrivato da tante parti, finalmente dopo alcuni anni con poca neve e anche pochi turisti, i dati cambiano in positivo. Bisogna dire che il primo «tour operator«, quest'anno, è stata proprio la neve, che mancava da anni e ha regalato piste perfette e paesaggi da incorniciare. Poi hanno contribuito di sicuro le bellissime giornate che anche nell'ultimo fine settimana hanno invogliato gli sciatori a venire in Valtellina. Senza dimenticare che, seppur lentamente, si sta registrando una ripresa economica, e ora qualche disponibilità in più le famiglie ce l'hanno, anche se purtroppo non tutte, a dire il vero>

Elementi certamente positivi, ribadisce il sindacalista, ma non bisogna dimenticare i debiti e i problemi economici che pesano come macigni sul comparto delgli impianti sciistici. «Cosa si sta facendo per salvare questo settore che è indebitato a livello lombardo per 300 milioni di euro? - si chiede Giorgio Nana -. Bisogna smettere di fare proclami senza mettere soldi. Bisogna fare di più, e meglio, per aiutare un settore che fa da traino per l'economia turistica della nostra valle per 5 mesi all'anno. Bene i risultati di quest'inverno, ma i problemi economici rimangono>.