Calciatore e guardalinee protagonisti di una rissa: condannati in Tribunale

I protagonisti della querelle che si era registrata sullo scadere del match Piantedo-Livigno, che all’epoca si erano visti comminare una squalifica dal giudice sportivo

Il tribunale di Sondrio

Il tribunale di Sondrio

Piantedo (Sondrio), 24 settembre 2016 - Una rissa al termine di una partita di Terza categoria, avvenuta sul finire della stagione calcistica 2010-2011, è approdata ieri in Tribunale a Sondrio. I due protagonisti negativi della querelle che si era registrata sullo scadere del match Piantedo-Livigno, che all’epoca si erano visti comminare una squalifica dal giudice sportivo, ora hanno infatti dovuto rispondere anche dal punto di vista penale delle accuse a loro carico.

Si tratta di un giocatore del Piantedo, 37enne, e di un guardalinee al seguito del Livigno, un 60enne. Il giocatore è stato condannato a 3 mesi di reclusione, il guardalinee a 2 mesi e 15 giorni, concessi a entrambi i doppi benefici di legge. L’episodio risale al 10 aprile del 2011. In campo, come detto, Piantedo, in casa, e Livigno, match di Terza categoria che valeva un posto nei playoff, traguardo peraltro mancato da entrambe. Tanto nervosismo, ma era difficile che si potesse immaginare quello che sarebbe successo quando la squadra del Piccolo Tibet ha segnato il gol della vittoria sullo scadere, proprio al 90°. Il 37enne, infatti, ha sferrato un calcio a gamba tesa con le scarpe munite di tacchetti ad un calciatore livignasco che, a partita ormai finita, stava rientrando negli spogliatoi.

«Stavo entrando nei nostri spogliatoi quando sono stato colpito alle spalle con violenza da un’entrata sul ginocchio - aveva raccontato dopo la partita il ragazzo che ha riportato serie lesioni dopo l’entrata a tradimento, in particolare la lussazione alla rotula -. È stata una partita nella quale non avevo commesso neanche un fallo. Il mio unico torto è stato quello di trovarmi sull’ingresso degli spogliatoi. Avrebbero colpito chiunque». L’episodio aveva scatenato la rissa, che ha visto tra i protagonisti in negativo anche il guardalinee che, dopo aver afferrato l’asta della bandierina da guardalinee, l’aveva usata per colpire lo stesso giocatore e un altro giocatore del Piantedo. Per sedare la rissa erano intervenuti anche i carabinieri.