Padre e figlia nel crepaccio, salvati dagli uomini del Soccorso alpino

Dopo un volo di venti metri in Valmalenco a circa 3.600 metri d'altezza

Un mezzo dell'Elisoccorso (archivio)

Un mezzo dell'Elisoccorso (archivio)

Lanzada (Sondrio), 23 luglio 2017 - È terminato in tarda serata l’intervento che nel tardo pomeriggio di ieri ha impegnato la VII Delegazione Valtellina - Valchiavenna del Soccorso alpino. Tre milanesi si trovavano a circa 3.600 metri di quota nella zona del rifugio Marco e Rosa. Una ragazza è scivolata e il padre ha cercato di fermarla ma entrambi sono caduti in un crepaccio per una ventina di metri. La terza persona che era con loro, illesa, ha cercato di chiedere aiuto; alcuni alpinisti che si trovavano lungo la ferrata soprastante hanno sentito l’allarme e contattato il 112.  La centrale ha inviato sul posto l’elisoccorso da Como e le squadre territoriali del Cnsas (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico). Nel frattempo il padre era riuscito a risalire il crepaccio. L’area è anche caratterizzata dal rischio di caduta di pietre e c’era nebbia a tratti. Le due persone soccorse hanno riportato alcune contusioni e una leggera ipotermia. È già il terzo intervento in zona in tre settimane. Il territorio in questione richiede competenze alpinistiche, preparazione adeguata e un equipaggiamento diverso da quello di una semplice escursione in quota. La programmazione attenta dell’itinerario e una valutazione obbiettiva delle proprie capacità sono indispensabili prima di intraprendere qualsiasi percorso.