"Attraversamento animali selvatici". Sulle strade ecco i cartelli luminosi

Sondrio, per limitare gli incidenti che vedono coinvolti i cervi

cartelli luminosi

cartelli luminosi

Sondrio, 22 settembre 2017 - Nuovi cartelli luminosi, ben visibili e con la sagoma di un cervo in bella vista: «Attenzione, attraversamento animali selvatici». Sono spuntati in questi giorni in diverse zone della provincia di Sondrio, come allo svincolo del Tartano, nella speranza che siano di monito e aiutino a limitare gli incidenti che vedono coinvolti gli ungulati. Diversi quelli registrati negli ultimi mesi. Un grave problema che si sta cercando di arginare con soluzioni cercate su fronti diversi: dagli attraversamenti studiati per tenere gli ungulati lontano dalle strade, alla caccia ai cervi della Colmen che, secondo le prime stime diffuse a dicembre 2016, ha drasticamente diminuito il numero di sinistri di questo tipo nei dintorni della montagnetta di Dazio.

Non solo Tartano e Dazio, però, tra le zone maggiormente colpite da questo fenomeno. A inizio estate il problema è stato sollevato nella zona pedemontana a Nord di Morbegno, intorno alle frazioni retiche e al Parco della Bosca: diversi residenti di Campovico – ricorda l’agente venatorio Giorgio Gusmerini – hanno segnalato un numero crescente di esemplari di ungulati che si avventurano oltre il nastro d’asfalto della ex Valeriana per dirigersi verso la boscaglia e i piccoli corsi d’acqua del Parco.

Altra zona critica nel territorio comunale di Ardenno, dove è in dirittura d’arrivo il progetto denominato «Realizzazione e implementazione del corridoio ecologico trasversale di fondovalle sul torrente Masino». Un intervento pensato per tenere a bada l’esodo degli ungulati, dei cervi in particolare, che scendendo dalla Colmen di Dazio si avvicinano al torrente Masino spingendosi giù fino al fiume Adda per arrivare dall’altra parte, sino al versante delle Orobie. Il progetto prevede dissuasori acustici e catarifrangenti, colture a perdere destinate agli animali selvatici e un vero e proprio corridoio per accompagnare il passaggio degli ungulati da un versante all’altro della Bassa Valle.