Arriva l'influenza, a Sondrio e provincia pronti 27mila vaccini

"Per le complicanze ad essa correlate, ogni anno muoiono 8000 persone delle quali, lo scorso anno, solo il 7% era vaccinato"

Influenza, al via la vaccinazione

Influenza, al via la vaccinazione

Sondrio, 28 ottobre 2016 - Pur essendo più alta di quella regionale e nazionale, rispettivamente al 47% e 49%, la copertura delle vaccinazioni antinfluenzali in provincia di Sondrio è ancora ben lontana dai livelli buono, 75%, e ottimale, 95%. L’anno passato, si è assestata al 52%, per un totale di 25mila somministrazioni sugli over 65. Cerca di colmare questo gap, sollecitando le vaccinazioni che andrebbero ripetute ogni anno, la campagna «Non lasciarti influenzare», presentata ieri nella sede dell’Ats di Sondrio e al via ufficiale il 3 di novembre.

Il direttore generale dell’Ats della Montagna, Maria Beatrice Stasi (Orlandi)
Il direttore generale dell’Ats della Montagna, Maria Beatrice Stasi (Orlandi)

«Gli aventi diritto alla somministrazione gratuita del vaccino sono gli ultra 65enni, i malati cronici o gli invalidi con tesserini verde o rosa, le donne al secondo e terzo trimestre di gravidanza, gli operatori sanitari e gli addetti alla pubblica utilità, a partire dal 3 novembre e per tutto il mese, e, in periodo successivo, fino a esaurimento scorte. Abbiamo circa 50mila vaccini totali, 27 mila e 500 per la provincia di Sondrio, 8mila per il Medio-Alto Lario e 14.500 in Valle Camonica», specifica il direttore generale dell’Ats della Montagna, Maria Beatrice Stasi, comunicando che, da quest’anno, tutti i medici di Medicina generale potranno vaccinare gli aventi diritto. Un possibilità già in vigore in provincia, estesa ora anche agli altri territori facenti capo all’Ats.

«L’obiettivo della campagna è di aumentare la copertura vaccinale che si sta abbassando - interviene il direttore sanitario Lorella Cecconami - soprattutto in vista di una stagione influenzale che si prospetta ancor più aggressiva: si ipotizza che 6/ 7 milioni di italiani si ammaleranno quest’anno». Considerata da sempre una malattia poco rilevante, l’influenza è invece capace di colpire in maniera letale. «Per le complicanze ad essa correlate, ogni anno muoiono 8000 persone delle quali, lo scorso anno, solo il 7% era vaccinato. Ovviamente si tratta di soggetti già fragili», prosegue Cecconami, rispondendo anche all’obiezione «tanto anche col vaccino ci si ammala lo stesso».

«Bisogna distinguere tra sindromi para influenzali e influenzali e ricordare che la vaccinazione va di pari passo con le buone prassi igieniche. Fazzoletti monouso, mano davanti alla bocca quando si starnutisce e frequente lavaggio delle mani. Ricordiamo, infine, che il vaccino è gratuito per gli aventi diritto, tutti gli altri possono usufruirne pagando».