Fantapolitica in salsa elvetica: la Lombardia sarà svizzera

Il quotidiano di Zurigo: "L’annessione entro il 2050"

Bandiera svizzera, foto generica (Ansa)

Bandiera svizzera, foto generica (Ansa)

Como, 18 luglio 2017 - Altro che elmo di scipio, se non staranno attenti i lombardi rischiano di ritrovarsi entro i prossimi cinquant’anni sotto il cimiero di Helvetia. A formulare l’ipotesi, piuttosto fantasiosa, il serissimo quotidiano elvetico Neue Zürcher Zeitung in un’analisi economico-politica che riprende il celebre motto di Donald Trump adeguandolo alle esigenze della Confederazione, «Make Switzerland great again». Così analizzando la crisi dell’Unione Europea, divisa dalle spinte secessioniste, e lo stato di benessere che invece vive la Svizzera, il quotidiano ipotizza che nei prossimi anni vi potrebbero essere nuove regioni di Italia, Francia e Germania pronte a chiedere l’annessione alla Confederazione elvetica. Un’eventualità che probabilmente non farebbe storcere il naso al governatore Roberto Maroni, pronto il 22 ottobre prossimo a chiamare dieci milioni di lombardi a esprimersi sull’autonomia. Del resto, fin dai tempi di Bossi era Roma la ladrona, non Berna, che anzi a più riprese è stata elogiata per l’ordine e l’organizzazione. Se a questo si aggiunge che uno dei partiti più forti oltreconfine è la Lega dei Ticinesi, si intuisce che l’ipotesi della Lombardia come 27° cantone potrebbe riscuotere più di qualche simpatia.

Appelli all'annessione erano stati lanciati già tra il 2011 e il 2012, quando la crisi dell’euro aveva trascinato l’Italia sull’orlo del default. Il regista Fulvio Bernasconi aveva preso l’ipotesi talmente sul serio da farci una docufiction per il primo canale della RSI, la tv di Stato elvetica, dal titolo «Operazione Lombardia». Protagonista era l’allora premier Silvio Berlusconi che alle prese con i guai politici e giudiziari del caso Ruby, decideva di cedere la Lombardia per 300 miliardi di franchi (circa 270 miliardi di euro) alla Svizzera, così da risanare il deficit italiano e guadagnarsi un salvacondotto. Quasi nello stesso periodo l’allora ministro della Difesa della Confederazione, Ueli Maurer, aveva affermato, non senza polemiche, che «annettere la Lombardia non sarebbe un problema, rappresenta circa il 90% del totale degli scambi commerciali del nostro Paese». Di certo con la nostra regione la Confederazione raddoppierebbe, oltre che il suo Pil, anche la sua popolazione, crescendo fino a sfiorare i 19 milioni di abitanti. Sull’altro piatto della bilancia il fatto che come lombardi dovremmo rassegnarci a imparare tedesco e francese a menadito, le altre due lingue ufficiali della Confederazione, costringere Milan e Inter a cambiare campionato e fare voto di puntualità. Tutto sommato meglio rimanere italiani.