Elezioni regionali 4 marzo 2018, come si vota. Scheda, orari e documenti

Si avvicina l'appuntamento con le elezioni di domenica 4 marzo 2018. In Lombardia sarà l'election day: si vota per le elezioni politiche e regionali. Ecco tutte le informazioni

Un seggio allestito per le elezioni regionali (Ansa)

Un seggio allestito per le elezioni regionali (Ansa)

Milano, 27 febbraio 2018 - Si avvicina l'appuntamento con le elezioni di domenica 4 marzo 2018. In Lombardia sarà l'election day: si vota per le elezioni politiche e regionali

Quando si vota: il 4 marzo 2018 (dalle 7 alle 23). L'orario è lo stesso per elezioni politiche e per le regionali. 

Dove si vota: si vota il Comune di residenza, nella sezione elettorale indicata sulla propria tessera elettorale.

Quali documenti portare: tessera elettorale e documento di identità 

Per che cosa si vota:  i cittadini lombardi saranno chiamati a rinnovare la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica ed eleggere il nuovo Consiglio regionale e il Presidente della Regione. Agli elettori che abbiano compiuto 25 anni saranno consegnate tre schede: una verde per le elezioni regionali e due per le elezioni politiche: gialla per il Senato e rosa per la Camera dei Deputati. Saranno invece due le schede consegnate agli elettori con meno di 25 anni: verde per le elezioni regionali e rosa per la Camera dei Deputati. 

Quando si sapranno i risultati: lo spoglio per il Parlamento comincia subito dopo la chiusura dei seggi, alle 23. "Prima si procede all’accertamento del numero dei votanti e, subito dopo, si comincia lo spoglio delle schede del Senato; a conclusione di tale spoglio, si effettua quello delle schede della Camera dei deputati", recita il sito del ministero dell'Interno. Per conoscere il governatore bisognerà aspettare invece il giorno dopo: lo scrutinio delle schede regionali comincerà lunedì 5 marzo alle 14, si legge sempre sul sito del Viminale, "dopo che siano state ultimate le operazioni di spoglio relative al Senato e alla Camera dei deputati". 

Come si eleggono Consiglio regionale e Presidente: il Consiglio regionale e il Presidente della Regione sono eletti contestualmente, a suffragio universale e diretto, con voto personale, eguale, libero e segreto, attribuito a liste provinciali concorrenti ed a coalizioni regionali concorrenti, formate da uno o più gruppi di liste provinciali, ognuna collegata con un candidato alla carica di Presidente della Regione.

L’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Regione: il numero di Consiglieri è fissato a 80 compreso il Presidente della Regione. È proclamato eletto Presidente della Regione il candidato che ottiene il maggior numero di voti validi sul territorio regionale. Gli altri 79 consiglieri sono eletti con criterio proporzionale sulla base di liste provinciali concorrenti, con applicazione di un premio di maggioranza; un seggio è riservato al miglior perdente tra i candidati alla presidenza. E' stato abolito il 'listino bloccato'.

I candidati: in Lombardia sarà una corsa a setteAttilio Fontana, ex sindaco leghista di Varese, sostenuto da 7 liste: Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia, Noi con l'Italia, Energie per la Lombardia e Pensionati, e la lista civica 'Fontana presidente' (solo in 7 province su 12). In corsa, anche lui appoggiato da sette liste, il sindaco pd di Bergamo Giorgio Gori: Pd, Lista Gori, Obiettivo Lombardia per Gori, Insieme, Lombardia Progressista, +Europa e Civica Popolare. Il Movimento 5 Stelle candida il consigliere lombardo uscente Dario Violi. Liberi e Uguali l'ex segretario generale della Camera del lavoro milanese Onorio Rosati. Corre anche Massimo Gatti, ex consigliere provinciale milanese di Rifondazione comunista, per Sinistra per la Lombardia. Giulio Arrighini per Grande Nord, movimento fondato da ex leghisti. E Angela De Rosa per Casapound. (Tutti i candidati e le liste)

Palazzo Lombardia

Come si vota per le regionali: come spiegato sul sito della Regione Lombardia, la votazione per l’elezione del Presidente della Regione e del Consiglio regionale avviene su un’unica scheda.

Ciascun elettore può, a scelta:

- votare per un candidato alla carica di Presidente della Regione;

- votare per un candidato alla carica di Presidente della Regione e per una delle liste a esso collegate, tracciando un segno sul contrassegno di una di tali liste;

- votare per un candidato alla carica di Presidente della Regione e per una delle altre liste a esso non collegate, tracciando un segno sul contrassegno di una di tali liste (cosiddetto “voto disgiunto”);

- votare a favore solo di una lista; in tale caso il voto si intende espresso anche a favore del candidato Presidente della Regione a essa collegato.

L’elettore può esprimere fino a due voti di preferenza. Nel caso di espressione di due preferenze, esse devono riguardare candidati di sesso diverso della medesima lista. In caso contrario la seconda preferenza è annullata.

Facsimile della scheda elettorale

Il Pirellone al centrodestra da 23 anni: la maggioranza lombarda è di centro destra da 23 anni, ovvero dalle elezioni del 1995, quando vinse Roberto Formigoni che rimase in carica per 8 anni, per poi cedere il timone a Roberto Maroni che ha rinunciato  a ricandidarsi, meno di due mesi prima delle elezioni, passando il testimone ad Attilio Fontana. 

Una veduta della città di Milano fatta dal 39° piano del Palazzo Lombardia