A Pavia una locanda dove i "secchioni" mangiano gratis

Presentandosi all’ingresso bisogna dimostrare di essere reduci da un esame superato con un 30 di M.M.

L’offerta del ristorante agli studenti (Torres)

L’offerta del ristorante agli studenti (Torres)

Pavia, 21 ottobre 2014 - Metti una sera a cena e metti anche che a te, secchione, riesca di non pagare il conto. Capita a Pavia, città universitaria, dove è stato inventato il “menù del secchione”. Niente rigatoni alla notte sui libri, niente braciola alle sudate carte, no, per gli studiosi ragazzi che frequentano l’ateneo pavese c’è un’opportunità ancora più ghiotta: mangiano gratis. Ci ha pensato la Locanda del Carmine, locale che si trova in pieno centro, a pochi passi dall’università e spesso ha tra i suoi ospiti studenti che vogliono festeggiare un esame particolarmente ostico andato bene. Proprio pensando a loro, il titolare Livio Verderio ha inserito una formula: se all’esame hai preso 30 e ceni con almeno un’altra persona pagante, tu non paghi. Te lo meriti. Sei un secchione. Detto, fatto.

Appena l’opportunità è stata pubblicizzata, i secchioni affamati si sono materializzati e hanno deciso di festeggiare chi in coppia, chi con un amico e chi in compagnia. Presentandosi all’ingresso fanno presente d’essere reduci da un esame superato, mostrano la propria carta d’identità e sul sito internet dell’ateneo con il titolare del ristorante vanno a controllare che l’esame sia stato superato con un 30. A quel punto, dopo le fatiche dello studio, pancia mia fatti capanna, tanto pagano solo gli altri. «All’estero questa formula si usa — ha commentato Verderio — da noi no. Eppure credo sia un’idea carina. Molti studenti festeggiano quando superano un esame e molti ragazzi ottengono buoni risultati, anche questo è un modo per riconoscere il loro impegno». Per una volta anche in Italia il merito viene premiato e con un premio molto concreto.