Omicidio Garlasco, pg: escluso matematicamente scambio dei pedali

Non usa mezzi termini il pg di Milano Laura Barbaini per smentire uno dei 'colpi di scena' estivi ipotizzati nella ricostruzione del delitto di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007

Chiara Poggi

Chiara Poggi

Garlasco (Pavia), 21 ottobre 2014  "E' matematicamente escluso che si sia stato uno scambio tra i pedali" delle due biciclette nella disponibilita' di Alberto Stasi, imputato nel processo per il delitto di Chiara Poggi. Non usa mezzi termini il pg di Milano Laura Barbaini per smentire uno dei 'colpi di scena' estivi ipotizzati nella ricostruzione del delitto di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007.

Per la rappresentante dell'accusa, non trova riscontro la tesi proposta a giugno in una memoria del legale di parte civile Gian Luigi Tizzoni che ci sarebbe stato uno scambio tra i pedali fra la bicicletta bordeaux, su cui furono trovate tracce di Dna di Chiara Poggi, e quelli della bici nera, che non fu sequestrata all'epoca del crimine ma solo durante il processo di appello. Il pg esclude lo scambio i pedali sulla base di una consulenza "sulla data di fabbricazione dei vari componenti e sulle eventuali modificheaffidata a degli esperti durante le attivita' istruttorie eseguite nei mesi scorsi nell'ambito del processo di appello-bis. Nell'istanza in cui ha chiesto ai giudici della Corte di Assise d'Appello che siano svolte ulteriori attivita' istruttorie, il pg spiega che la bicicletta nera sequestrata "e' coerente in tutti i suoi componenti che hanno date di fabbricazione tra loro congruenti".

"In realta' - chiarisce il magistrato - non e' mai avvenuto nessuno scambio di pedali tra la 'Umberto Dei' bordeaux di Stasi e la bicicletta nera da donna sequestrata". Cadrebbe cosi' l'ipotesi che il giovane quella mattina abbia usato la bicicletta nera per andare da Chiara e, tornando a casa dopo averla uccisa, abbia lasciato sui pedali tracce del sangue di lei (anche se i consulenti dell'imputato ritengono che non sia sangue). Poi, sempre in questa ricostruzione, Stasi, consapevole che c'era un testimone che aveva raccontato ai carabinieri della bicicletta nera, avrebbe scambiato i pedali convinto che gli inquirenti avrebbero sequestrato proprio la bici nera da donna, visto che il testimone ne parlava, e non quella bordeaux che nessuno aveva visto sulla scena del delitto.

(Agi)