Omicidio Chiara Poggi, spuntano 2 bici, spariscono 41 foto. Garlasco è l’inchiesta dei misteri

Il procuratore generale Barbaini intende convocare alcuni testimoni di Gabriele Moroni

Alberto Stasi

Alberto Stasi

Garlasco (Pavia), 21 ottobre 2014 - Sparite fotografie di Chiara Poggi e Alberto Stasi. La comparsa sulla scena del giallo di Garlasco di un’altra bicicletta da donna. La testimonianza di un carabiniere sui graffi notati sull’avambraccio di Stasi. Il sostituto procuratore generale Laura Barbaini è protagonista della nuova udienza del processo che vede Alberto Stasi unico imputato per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi, il 13 agosto del 2007 a Garlasco. Le fotografie scomparse. Ci si chiede che fine abbiano fatto 41 foto che ritraevano Chiara e Alberto, soli e in compagnia di amici, acquisite a suo tempo e che dovrebbero trovarsi nel fascicolo processuale. La nuova bici. Il pg Barbaini ha raccolto documentazione contabile che prova come un fornitore del negozio di autoricambi del padre di Alberto regalò due biciclette, entrambe da donna: una nera, nel 2004, e l’anno dopo una nera o grigio scuro.

La prima è la bicicletta collocata nel magazzino del negozio di Nicola Stasi di cui la Corte ha disposto il sequestro lo scorso aprile. Su entrambe le bici il pg intende convocare alcuni testimoni. I graffi sull’avambraccio di Alberto. Il pg ha raccolto la testimonianza di un carabiniere che avrebbe riferito come, la sera del 13 agosto 2007fece notare al comandante della stazione di Garlasco, il maresciallo Francesco Marchetto, due segni sull’avambraccio dello studente bocconiano. Il maresciallo avrebbe tagliato corto. Stasi spiegò i graffi come provocati dal suo cane. Vennero fotografati. Ma secondo la rappresentante dell’accusa (che qui evoca l’ombra di un depistaggio) le foto non vennero mai portate all’attenzione della Procura di Vigevano. Alberto non fu sentito a verbale sul punto. Le due piccole lesioni non furono oggetto di un esame medico legale. Il pg intende convocare i militari in servizio a Garlasco. L’ex maresciallo Marchetto è stato condannato in secondo grado per favoreggiamento della prostituzione. Sempre in Appello, Marchetto, assolto dal reato di calunnia, è stato condannato per avere sporto una falsa denuncia per abuso d’ufficio contro il comandante della compagnia carabinieri di Vigevano. Il gip di Pavia, Carlo Pasta, ha disposto l’imputazione coatta per falsa testimonianza: l’ex sottufficiale aveva dichiarato che la bicicletta della famiglia Stasi era diversa da quella scorta dalla vicina Franca Bermani, la mattina del delitto, davanti a casa Poggi.

La carta di credito di Alberto Stasi. Il pg Barbaini vuole che sia acquisita agli atti la documentazione sulla carta di credito con cui Stasi, prima dell’omicidio, avrebbe acquistato un paio di scarpe che non figuravano fra quelle consegnate ai carabinieri.  L’avvocato Gian Luigi Tizzoni, parte civile per la famiglia Poggi, ha chiesto la testimonianza dell’amministratore delegato della Casa che produce biciclette della marca di quella da uomo di Alberto Stasi. La difesa si è opposta a tutte le richieste.

di Gabriele Moroni

gabriele.moroni@ilgiorno.net