Scorie industriali abbandonate in un campo: indagata ditta pavese

San Cipriano Po, rifiuti sparsi in un terreno sequestrato ad agosto

ALLA LUCE DEL SOLE Una parte dei rifiuti  trovati  a fine agosto nel territorio comunale di San Cipriano Po (Torres)

ALLA LUCE DEL SOLE Una parte dei rifiuti trovati a fine agosto nel territorio comunale di San Cipriano Po (Torres)

San Cipriano Po, 5 settembre 2015 - Il sospetto era che i rifiuti arrivassero da fuori regione. Ma le indagini hanno condotto a una ditta tutta pavese. Nell’ambito dell’inchiesta del Corpo forestale dello Stato di Zavattarello sulla discarica abusiva di San Cipriano Po sequestrata ad agosto, dove erano stati stoccati rifiuti potenzialmente nocivi, è stato iscritto al registro degli indagati in Procura a Pavia, a piede libero, il 41enne G.M.Q., titolare della ditta Econais srl che si occupa dello smaltimento di rifiuti industriali e che ha da tempo preso in affitto il terreno. L’ipotesi di reato contestata è gestione illecita di rifiuti. Sul posto gli inquirenti hanno trovato ceneri di alto forno e residui di lavorazioni in fonderie e industrie metallurgiche, ma anche cemento, scorie edili, catrame. Il tutto scaricato senza rispettare la normativa, che prevede che rifiuti di questa natura vengano portati in ditte autorizzate per lo smaltimento, che ha costi piuttosto alti. In questo caso invece, secondo le indagini, tutto il materiale era adagiato semplicemente sul terreno.

Il campo adibito a discarica in passato apparteneva alla Magda srl, società dell’ex sindaco, e attuale vice sindaco, di San Cipriano, Pietro Faravelli, che non risulta coinvolto nell’indagine. Il terreno era stato affittato a Econais srl, poi per vicende aziendali era stato pignorato dalla banca Centropadana. Dal 2012 è sotto la custodia di un curatore, tuttavia gli accordi con Econais sono stati tenuti in considerazione e il terreno risulta ancora affittato alla ditta. Secondo il verbale del curatore, il terreno allora era pulito. L’idea iniziale di Econais sembra fosse quella di piastrellare il suolo per allargare il piazzale dell’azienda, il progetto tuttavia sarebbe stato successivamente interrotto, non è chiaro per quale motivo. Poi sono arrivati i rifiuti: secondo gli investigatori almeno da due anni. In paese nessuno sembra avere notato nulla, il Comune è dotato di un sistema di videosorveglianza che, nel tempo, potrebbe avere catturato possibili immagini utili. Intanto, a metà agosto la discarica è stata posta sotto sequestro. La preoccupazione al momento è quella di analizzare le scorie per valutarne la composizione e per fare una stima del grado di inquinamento del sottosuolo, ma anche per capire se i rifiuti stoccati abusivamente, potenzialmente tossici, possano esserlo veramente.