Pavia, funzionario di polizia sorpreso ad adescare ragazzine

Scattava fotografie alle studentesse all’uscita dall’Istituto Cairoli. È già stato rimosso dal suo incarico

Le volanti della polizia

Le volanti della polizia

Pavia, 26 maggio 2017 - La segnalazione è partita dalla scuola, per la presenza di quell’uomo che, quasi ogni giorno all’uscita, faceva fotografie e tentava di approcciare le giovani studentesse. E le indagini hanno identificato il presunto adescatore in un funzionario della polizia di Stato. È indagato per adescamento di minorenni e al momento è già stato rimosso dal suo incarico lavorativo in polizia, pur ancora in attesa che si chiarisca la delicata vicenda giudiziaria. Al momento nulla di ufficiale trapela né dalla Procura né dalla stessa polizia, con ancora le indagini in corso. Dalla polizia, alla quale la Procura avrebbe affidato le delicate indagini dopo la prima segnalazione da parte della Guardia di Finanza, nessuna conferma e anzi la smentita che siano stati eseguiti al momento provvedimenti cautelari nei confronti dell’indagato, che sarebbe dunque in stato di libertà. Anche se formalmente non confermato, sarebbe però stato emesso ed eseguito già nei giorni scorsi un decreto di perquisizione con il quale è stato sequestrato il computer dell’ufficio del funzionario di polizia, che sarebbe stato quindi anche formalmente informato delle indagini in corso nei suoi confronti.

L’accusa sarebbe al momento quella di adescamento di minorenni, reato penale punibile con la reclusione da uno a tre anni, che si configura se le vittime sono minori di 16 anni e se il responsabile compie «qualsiasi atto volto a carpire la fiducia del minore - recita il Codice penale - attraverso artifici, lusinghe o minacce», «se il fatto non costituisce più grave reato», ovvero se dall’adescamento non si passa alla molestia sessuale o alla violenza, anche solo tentata. A far nascere l’inchiesta è stata la preoccupazione espressa da alcuni insegnanti dell’Istituto superiore Cairoli di Pavia, a margine di incontri che la Guardia di Finanza aveva organizzato nella scuola. Dopo quella segnalazione, i finanzieri hanno eseguito i primi accertamenti, individuando l’uomo, che all’uscita della scuola in corso Mazzini scattava fotografie alle studentesse. Pur senza commettere apparentemente evidenti molestie sessuali, ma considerata la giovane età delle studentesse, poche già maggiorenni ma la maggior parte ancora minori di 16 anni, è scattata la segnalazione della notizia di reato alla Procura, con le indagini che successivamente sarebbero state proseguite dalla Squadra Mobile. Ora sarebbero al vaglio le immagini archiviate nel computer sequestrato, con le indagini che proseguono per delineare tutti i contorni della delicata vicenda.