Ospedale in Costa d'Avorio, un'operazione difficile

Pavia, bilancio delle attività nel 2017 per l'Agenzia per Ayamè

Ernesto Bettinelli

Ernesto Bettinelli

Pavia, 18 dicembre 2017 - "Il confronto Agenzia e ministero della Sanità ivoriano per il rilancio dell’ospedale di Ayamé è entrato in una fase cruciale". Ernesto Bettinelli, presidente della Agenzia n.1 di Pavia per Ayamé, traccia il bilancio dell’attività svolta nel 2017, 27° anno di cooperazione pavese in Costa d’Avorio.

"Da tempo abbiamo lamentato, nel corso di diverse missioni – spiega Bettinelli – una gestione amministrativa non adeguata, la carenza di medici motivati ed esperti, la conseguente diminuzione dei pazienti, una non soddisfacente manutenzione delle strutture edificate negli anni dall’Agenzia. Dopo l’ultimo incontro con il direttore generale per gli ospedali di prossimità del ministero della Sanità, sembra che il ministero sia finalmente determinato ad adottare le necessarie misure urgenti, senza le quali è assai difficile portare avanti programmi ambiziosi già in cantiere".

Nel frattempo, a febbraio si era svolta la settima missione oculistica, a marzo quella nei reparti di ostetricia e pediatria, ad agosto quella per individuare le criticità riferite nel successivo incontro col ministero a settembre. "In attesa che vengano ristabilite le condizioni per una cooperazione davvero corresponsabile – prosegue Bettinelli – l’Agenzia non rimane inerte. In questo momento la nostra volontaria Barbara Braggion, laureanda in Ingegneria civile che si è aggiudicata una borsa di studio-lavoro in Costa d’Avorio (erogata dall’Università di Pavia nell’ambito del Fondo per la Cooperazione e la conoscenza), sta lavorando ad Ayamé proprio per definire un progetto di riqualificazione complessiva dell’ospedale generale, tale da consentirgli di recuperare la funzione di baricentro nell’organizzazione sanitaria del territorio". Per proseguire nei molti programmi, l’Agenzia punta ad allargare la cerchia dei sostenitori: "Abbiamo promosso la campagna Azionisti della Pouponnière, alla ricerca di soggetti virtuosi disposti a impegnarsi con quote di 5mila euro all’anno, fiscalmente deducibili, per almeno un triennio".