Albuzzano, dà fuoco al vicino di casa. La moglie: "E' in coma, siamo disperati"

Pavia, gravissimo al Niguarda. Arrestato l’aggressore

Soccorritori in azione (Archivio)

Soccorritori in azione (Archivio)

Albuzzano (Pavia), 18 luglio 2017 - Sono staizonarie, ma sempre gravissime, le condizioni del 27enne di Vigalfo, frazione di Albuzzano, in provincia di Pavia, dato alle fiamme durante una lite con un vicino di casa. Ancora al vaglio degli investigatori la causa scatenante della violenza. «Abbiamo due bambini - dice la moglie - uno di otto e uno di un anno. Mio marito è in coma farmacologico, ha il 50% del corpo ustionato». Al Centro grandi ustionati dell’ospedale Niguarda di Milano non hanno sciolto la prognosi: l’uomo resta in pericolo di vita.

Il vicino di casa 41enne, in stato di fermo dalla serata di domenica, resta invece in carcere a Torre del Gallo, in attesa dell’udienza di convalida (a ieri non ancora fissata). Potrà fornire la sua versione dei fatti durante l’interrogatorio di garanzia. Per lui l’accusa è di tentato omicidio: i carabinieri della Compagnia di Pavia, dopo averlo ascoltato domenica pomeriggio in caserma a Belgioioso, come persona informata dei fatti, gli contestano la responsabilità dell’accaduto. 

La vittima, priva di conoscenza, non ha ovviamente potuto raccontare quel che è successo, che gli inquirenti hanno l’obiettivo di ricostruire. Visto l’orario notturno, verso le 2 della notte tra sabato e domenica, l’ipotesi inizialmente più verosimile poteva essere quella di rumori molesti provenienti dall’appartamento della vittima. «In casa mia non c’era rumore», ribatte la moglie della vittima, che peraltro non avrebbe assistito alla lite perché stava già dormendo nel suo appartamento. Anche la moglie del fermato sarebbe arrivata nel corridoio del condominio quando la lite aveva già avuto il suo drammatico epilogo.