Casteggio, treno regionale sobbalza: altro binario spezzato

La massicciata cede: rotaia rotta e due traversine frantumate

Il distacco dei binari e le traverse rotte. Nella foto anche l’ombra di uno spessore sotto la rotaia

Il distacco dei binari e le traverse rotte. Nella foto anche l’ombra di uno spessore sotto la rotaia

Casteggio (Pavia), 23 febbraio 2018 - È sabato sera. Quella di un incidente mancato sui binari della rete ferroviaria lombarda. La piccola stazione di Casteggio, nell’Oltrepò Pavese, è immersa nel buio e nella bruma invernale. Gli altoparlanti sulle banchine semivuote annunciano l’arrivo di un regionale, il 20393 di Trenord, partito alle 19.26 da Voghera e diretto a Piacenza. Le tre carrozze, una motrice, viaggiano in orario e pochi istanti dopo le 19.30 rallentano per arrestarsi davanti alla pensilina. Il macchinista è al suo posto e tira la manetta del freno. Prima di affiancarsi alla banchina del secondo binario avverte un sussulto, un rumore secco e forte.

«Qui sotto è successo qualcosa», si dice il dipendente di Trenord, mentre il regionale si blocca. La mente, rapida, corre con la memoria alla tragedia di Pioltello, alle tre vittime del Cremona-Milano, quasi un mese fa. Il ferroviere non si accontenta di una semplice segnalazione. Capisce che il problema è grave. Scende dalla cabina di guida e cammina lungo il marciapiedi in cerca della causa del botto che ha distintamente udito. Pochi metri più indietro, l’inquietante scoperta: un binario spaccato. Fra i due lembi di rotaia uno spazio di qualche centimetro, un disallineamento, visibile anche nella fioca luce serale. È la causa del secco rimbombo sentito dal macchinista. Sotto il giunto, due traversine in cemento frantumate. Immediatamente scatta la chiusura precauzionale della tratta, gestita da Rete ferroviaria italiana, che spedisce subito sul posto il personale tecnico.

Nella stazione di Casteggio, nel frattempo, arrivano anche gli agenti della Polfer e la Scientifica, che documentano tutto e stendono un verbale. La causa probabile del danno va cercata in un cedimento del terreno sotto il sedime ferroviario. Questo, nonostante i controlli sulla stazione e il fascio di binari, inaugurati nel lontano 1858, sarebbero costanti e attenti. La linea è stata riaperta al traffico alle 22.35, dopo un intervento di messa in sicurezza da parte di Rfi durato ore. Di quanto avvenuto nulla era trapelato nell’immediatezza. Sarà il rapporto della Polfer a chiarire se l’usura delle traversine e del binario, che dalle immagini paiono deteriorati, sia in linea con le norme di manutenzione. Sotto la rotaia un’ombra scura. Forse uno spessore a sostegno del giunto.