Il centrodestra prova a ricompattarsi: Cattaneo strizza l’occhio alla Lega

Pavia, l’ex sindaco indica la strada vincente: parlare di cose concrete

IDEATORI Da sinistra, Nicola Niutta e Antonio Bobbio PallaviciniLEADER L’ex sindaco di Pavia, Alessandro Cattaneo, 36 anni (Torres)

IDEATORI Da sinistra, Nicola Niutta e Antonio Bobbio PallaviciniLEADER L’ex sindaco di Pavia, Alessandro Cattaneo, 36 anni (Torres)

Pavia, 5 luglio 2015 - Il centrodestra di Pavia affila le armi e prova a ricompattarsi per ritornare al governo della città. Le prove generali sono andate in scena lunedì scorso, al Collegio Cairoli, nel corso di un incontro dedicato al tema della sicurezza organizzato dalla lista civica Pavia con Cattaneo. E proseguiranno domani alle 21 con un altro grande momento di confronto che andrà in scena nell’ex chiesa di Santa Maria Gualtieri. «Al Collegio Cairoli sono arrivate circa 300 persone e c’era tanto entusiasmo – riferisce l’ex sindaco di Pavia, Alessandro Cattaneo, uno dei principali protagonisti di questa voglia di ritrovare unità di intenti –. Un sentimento che si è rinnovato poi nel Consiglio comunale di giovedì e che vogliamo continuare a tenere vivo. Siamo alla ricerca di un metodo di lavoro che possa partire da Pavia e allargarsi a tutta Italia».

Come vi state muovendo nel centrodestra a Pavia?

«Vogliamo tornare a parlare al cuore delle persone. Nel Collegio Cairoli ci siamo confrontati sulla sicurezza. Con noi c’erano, tra gli altri, il prefetto di Nicola Izzo, il senatore marchigiano Filippo Saltamartini, e Gianluca Giurato, ex comandante della Polizia locale di Pavia. Sono emerse tante cose interessanti. Tutto è stato organizzato sotto il simbolo della lista civica e io ho tirato le conclusioni. Personalmente credo che il coninvolgimento della parte civica sia fondamentale per vincere sia a Pavia che altrove. Nella mia città, alle ultime elezioni la nostra civica è arrivata al terzo posto per consensi ottenuti. E poi non dimentichiamoci che è stata la chiave di successo anche delle ultime regionali in Lombardia. Il tema scelto poi è stato azzeccato. Sulla sicurezza ci sono marcate differenze tra noi e gli altri. Non a caso io ho parlato di “gru” e non di “ruspa”: la ruspa spiana ma a noi serve la gru per tirare su le fondamenta».

E invece domani sera di cosa parlerete?

«L’appuntamento è stato organizzato dai capigruppo di Forza Italia e di Area Popolare-Nuovo centrodestra, rispettivamente Antonio Bobbio Pallavicini e Nicola Niutta. Hanno fatto bene a promuoverla nell’alveo di queste forze politiche. Però io credo che sia necessario allargare il discorso alla Lega Nord. Con la Lega noi in città abbiamo ben governato. È il nostro partner naturale ed è in grande salute e anche questo incide. In ogni caso prima dobbiamo serrare le fila tra di noi e poi allargare la proposta alla Lega».

Quali sono le armi che volete giocarvi per tornare a governare Pavia e anche a più alti livelli?

«Dobbiamo parlare di cose vicine alla gente. Di sicurezza, tasse, pulizia della città in ambito locale e di economia, lavoro, futuro dei figli e immigrazione in ambito nazionale. Chiediamo di astenersi dal volersi aggregare al nostro gruppo perditempo. Abbiamo bisogno di gente credibile».

Qual è il suo giudizio sull’attuale esecutivo alla guida della città?

«Il mio giudizio è ovviamente di parte però ci sono cose che sono sotto gli occhi di tutti. Manca la cura delle piccole cose, del verde pubblico ad esempio. Tutti i progetti culturali che avevamo avviato poi sono naufragati. Questa Giunta dimostra di avere a cuore solo temi come le trascrizioni di matrimoni gay, l’Europa. Mostrano poi tanta arroganza».

tiziano.troianello@ilgiorno.net