"Vivere male per scrivere bene": ecco "Suicidol", il nuovo album di Nitro

A giugno il rapper partirà con il suo tour estivo che lo porterà il 26 a esibirsi sul palco del Carroponte di Sesto San Giovanni mentre il 3 luglio sarà fra i protagonisti del Sottozzero Summer Festival di Cassinone (Bergamo) di Francesca Nera

Il rapper Nitro

Il rapper Nitro

Milano, 30 maggio 2015 - “Vivere male per scrivere bene”. Se a dirlo è Nitro trattasi di verità. Il giovane artista vicentino (freestyler per antonomasia, reduce dal successo del disco d’oro di "Machete Mixtape Vol III" e già autore di “Danger”) riversa tutto l’immaginario hardcore di casa Machete nel suo ultimo album “Suicidol”, filtrato magistralmente attraverso la propria lucida follia e l’intelletto acuto. Quindici tracce in cui abilità metrica e spirito critico cavalcano l’onda di una rabbia inaudita, sempre e comunque sulle spiagge della provocazione. A soffiare è il vento caldo dell’hip hop (vedi “All In”) che si alterna a certe brezze pungenti del metal (come accade in “Twinbeasts”) per confluire in un vortice unico che è l’inconfondibile dark-rap di Nitro (di cui probabilmente “The Dark Side Of The Mood” ne è l’emblema). Abbiamo incontrato l’artista negli studi Sony di Milano dove, accompagnato da En?gma, Jack The Smoker, Dj Slait, El Raton e Salmo (la crew al completo), ci ha illustrato il suo nuovo progetto. 

Il rapper Nitro

Come nasce ‘Suicidol’? “E’ il frutto di un anno di duro lavoro mio e di una trentina di persone che hanno collaborato alla riuscita dell’album. La favola del lupo solitario non esiste. Quando sei alle prese con un nuovo disco entri in un tunnel da cui non è facile uscire. Hai bisogno di qualcuno che ti aiuti a vedere le cose da una prospettiva diversa. In genere sottopongo i miei lavori a tre tipi di ascoltatore: a un rapper come me, a uno che capisce di rap ma non fa rap e a mia madre (ride)”.

Un disco compatto in cui nulla è lasciato al caso. Produzione esecutiva e artistica portano infatti la firma di Manuelito El Raton e Dj Slait. Al setaccio più di duecento strumentali. Ore e giorni trascorsi in studio a registrare o a casa a scrivere. “La prima base l’ho ricevuta il giorno stesso che ho chiuso ‘Danger’, circa un anno e mezzo fa. Mi sono messo subito al lavoro scrivendo di getto ma sempre cercando di far ragionare l’istinto. In camera avevo persino una lavagna dove annotare rime e schemi per fere in modo che tutto funzionasse. In questo devo ammettere di essere molto esigente e metodico. Potrei definire ‘Suicidol’ come un ossimoro: uguale ma al tempo stesso opposto a ‘Danger’ anche se rispetto al precedente questo disco è molto più vissuto e riflessivo, a tratti paranoico”.

Qual è il significato del titolo? “’Suicidol’ nasce dalla fusione di ‘suicidal’ e ‘idol’. Sintetizza quel concetto per cui se muori la tua musica acquista più valore e inevitabilmente vendi un sacco di dischi. Questo non significa che siano tutti dei geni ma testimonia come in realtà noi umani siamo fortemente attratti dalla morte”.

Ed è proprio la morte (con i suoi paradossi) la protagonista delle rime più liberatorie (e provocatorie), tema imprescindibile dell’estetica di un artista come Nitro. “Un artista deve essere infelice perché deve sempre essere alla ricerca di qualcosa. Nel momento in cui sei un artista felice non hai più nulla da dare. “Vivere male per scrivere bene”, come in ‘The Dark Side Of The Mood’. E’ questo un po’ l’emblema del disco”.

Il nuovo album di Nitro, "Suicidol"

Quindici tracce che rimbalzano da uno sfogo l’altro, non necessariamente attraverso le urla, come nel caso del singolo ‘Sassi e Diamanti’ la cui aggressività sembra quasi sussurrare all’orecchio. “In effetti questo brano è un po’ diverso rispetto agli altri. Sembra essere uno dei pezzi più studiati invece è nato in maniera del tutto spontanea. Ricordo ancora il momento esatto in cui lo scrissi. Era la sera in cui Nerone vinse Mtv Spit. Mi trovano con Low Kidd, ero arrabbiato con una persona. Così cominciammo a lavorare al pezzo nel cuore della notte. Dalle due alle sette del mattino. Di getto. Il titolo nasce da una citazione del film Blood Diamond: se i diamanti fossero tanti quanto i sassi questi non sarebbero più una rarità, quindi non avrebbero più alcun valore”.

Pochi ma buoni. I featuring di ‘Suicidol’ sono selezionatissimi. A cominciare da quello con Fabri Fibra (che a braccetto con Nitro ci va dai tempi insospettabili di ‘Felice per Me’ in ‘Casus Belli’). “Il pezzo con Fabrizio (‘Ong Bak’ prodotto da Don Joe, ndr.) è nato in modo molto spontaneo. Sono andato da lui a sentire Dexter l’ultimo pezzo che avevamo registrato per il suo album (Squallor’, ndr.), gli ho fatto ascoltare alcune basi e il giorno dopo mi ha chiamato dicendo ‘facciamo questa traccia’. Per il resto ho scelto di avvalermi di poche collaborazioni perché sono un ‘vecchio bacchettone’. Mi sono sempre distinto nei featuring ma questa volta ho puntato tutto su un concept album, qualcosa di molto più personale”.

Così personale che il viaggio tra le pieghe della morte si conclude con la traccia ‘Rivivere’…  “Già è spiazzante. Diciamo che è il colpo di scena finale”.

A giugno Nitro partirà con il suo tour estivo che lo porterà il 26 a esibirsi sul palco del Carroponte di Sesto San Giovanni (Milano) mentre il 3 luglio sarà fra i protagonisti del Sottozzero Summer Festival di Cassinone (Bergamo).

francesca.nera@ilgiorno.net 

Ecco le date estive di Nitro: 13 Giugno: Flava Beach - Castel Volturno (CE) 26 Giugno: Carroponte – Sesto San Giovanni (MI) 27 Giugno: Mamamia Club - Senigallia (AN) 03 Luglio: Sottozero Summer Festival - Cassinone (BG) 17 Luglio: Bari Hip Hop Day - Bitonto (BA) 18 Luglio: Malibù Discotheque - Selinunte (TP) 01 Agosto: Jamrock Festival - Cittadella (PD) 21 Agosto: Baia Imperiale – Gabicce Mare (PU) 22 Agosto: Tattoo Convention – Cagliari 05 Settembre: Home Festival – Treviso