Meda, calciatore fa pipì in campo e viene espulso

E' successo nella partita di Prima Categoria fra Meda e Desio. Il regolamento lo vieta

Cartellino rosso

Cartellino rosso

Meda (Monza Brianza) 16 gennaio 2018 – Ti scappa, la tieni, finchè puoi. Poi, per non perdere tempo, la fai in un angolino, nascosto.Senza andare fino al bagno. Sperando di non farti vedere da nessuno. Ma se qualcuno ha la vista a 360 gradi, con tanto di zoom, ecco che rischi grosso. Che fa rima con... cartellino rosso. È successo domenica pomeriggio a Meda, durante l'importante sfida tra i padroni di casa e l'Ac Desio. Prima categoria, girone B. Un match chiave con la formazione di casa intenzionata a fare tre punti per portarsi in vetta alla classifica e i biancorossi desiani pronti a tutto per dare filo da torcere ai più quotati avversari.

E proprio gli ospiti partono alla grande, con un doppio vantaggio firmato Ippolito e Darone. Intorno alla mezzora il mister Alessandro Serlenga decide di mandare a scaldarsi Francesco Marone. Non uno qualsiasi. È il bomber della squadra, con dieci reti già all'attivo, ma è partito dalla panchina perchè in settimana si è allenato a singhiozzo. L'allenatore lo vuole tenere caldo, in caso di necessità, perchè sa che il Meda ha tutte le carte in regola per rimontare. Ma ecco l'imprevisto. L'imprevedibile. Marone, mentre "sgambetta" dietro la panchina, ha una necessità fisiologica. D'istinto, pensa di risolvere il problema, in modo da poter entrare in campo a mente sgombra. Percorre qualche metro, in direzione della recinzione, e fa pipì. Non l'avesse mai fatto. Proprio in quei pochi secondi il "radar" dell'arbitro, Cicirata di Bergamo, intercetta il gesto dell'attaccante desiano. Non se ne infischia...e fischia. Blocca il gioco, tra lo stupore generale. Che succede? È la domanda che di pongono tutti, in campo, in tribuna, e sulle panchine. Il direttore di gara si dirige verso Marone, estrae il cartellino rosso e lo invita ad accomodarsi negli spogliatoi. Non prima di avergli spiegato il motivo. Semplice: è vietato dal regolamento fare pipì all'interno del recinto del campo, durante la partita. 

Scende il gelo. Tra sgomento e qualche sorriso. "Abbiamo provato a chiedere spiegazioni – racconta mister Serlenga – ci ha detto che se ci fosse stato un commissario arbitrale a monitorare la partita, e lui non fosse intervenuto, avrebbe perso punti. Non ha potuto quindi chiudere un occhio. Da regolamento ci sta, per questo non abbiamo nemmeno protestato e non credo che faremo ricorso. Certo, per noi è una beffa doppia: non è un giocatore qualunque, è il nostro capocannoniere, era l'unica punta che avevo in panchina. E adesso sarà pure squalificato". Beffa nella beffa, il Meda recupera, rimonta e va a vincere. Senza che il Desio possa schierare il suo gioiello d'attacco. "Siamo stati davvero sfortunati – prosegue il mister – tra l'altro era buio ed è andato abbastanza lontano, ma all'arbitro non è sfuggito. Io in 20 anni di calcio non ho mai visto nulla del genere. Il nostro capitano vuole scrivere un libro, su tutte le assurdità viste nella sua carriera sui campi di calcio dilettantistici: ha detto che questo potrebbe essere il finale perfetto".