Monza, l'assessore Arena: "Io, mister Sgombero"

In due mezi e mezzo ne ha già fatti fare parecchi e ora promette manganelli e spray al peperoncino

L'assessore alla Sicurezza, Federico Arena

L'assessore alla Sicurezza, Federico Arena

Monza, 21 settembre - I malevoli (o forse no) lo hanno già ribattezzato Mister Sgombero. Il nuovo assessore alla Sicurezza di Monza, in effetti, da quando si è insediato il 10 luglio scorso, di sgomberi agli agenti della Polizia locale ne ha già fatti fare parecchi. Sul suo profilo WhattsApp, del resto, da buon leghista giovane e rampante, ha messo come immagine quella di una ruspa. Insomma, Salvini docet. Nato a Milano ma vissuto fino ai 5 anni (quando è rimasto orfano) a Vedano al Lambro, di cui suo nonno fu sindaco per 10 anni, figlio di un ortopedico e di una insegnante di francese, Federico Arena ha una laurea breve in Economia dei mercati e degli intermediari finanziari all’Università Cattolica di Milano. "E non mi fermo - precisa lui - continuo a studiare per prendere anche la laurea specialistica, anche se adesso non ho molto tempo". In politica, è stato coordinatore dei Giovani Padani e segretario monzese della Lega Nord.

Partiamo dall’età, giovanissima. "Giovane sono giovane, ho 25 anni, ma faccio politica da 10 anni". Davvero? "La prima tessera della Lega l’ho fatta a 14 anni, ho ancora la fotografia in camera da letto: avevo i pantaloni corti e Salvini era solo consigliere comunale a Milano. Sono stato segretario del partito per tre anni... un periodo fra l’altro non facile". La transizione da Bossi a Salvini. "Sono bossiano della prima ora, i suoi valori di autonomia e indipendentismo sono nel nostro Dna, come dimostra il prossimo referendum per l’autonomia della Lombardia". Per molti siete diventati un partito di estrema destra. "Non è vero, piuttosto siamo più vicini agli operai di quanto lo sia oggi ad esempio la Sinistra". Nelle curve degli stadi, spesso vicinissime all’estrema destra, oggi si vota o simpatizza per la Lega. Anche a Monza. "Il tema della difesa dell'identità ci ha portati a una convergenza, la lotta agli arrivi incontrollati dei cosiddetti profughi pure. Ma abbiamo una storia diversa, la destra è nazionalista e centralista". C’è chi vi chiama fascio-leghisti "Un insulto idiota da parte di chi non capisce la Lega. Ci troviamo solo a condividere un pezzo di strada". I richiedenti asilo sono un problema? "Il 50% dei detenuti nelle carceri italiane è straniero, lasciarli arrivare in maniera indiscriminata significa consegnarli alla criminalità. E Monza è diventata un ritrovo di richiedenti asilo da tutto l’hinterland nella convinzione che sia una città dove è più facile delinquere. Ecco, vorrei che questa percezione cambiasse". Ora è assessore... "Non me lo aspettavo, specie quando siamo partiti per la campagna elettorale. Io stesso forse all’inizio non ci avrei scommesso un centesimo ma non abbiamo mai mollato. Occuparmi di sicurezza mi affascina e mi stimola, mi rendo conto che è una responsabilità enorme proprio perché abbiamo vinto le elezioni proprio su questi temi". Che problemi ci sono a Monza? "Il degrado, mi dà fastidio incontrare famiglie che hanno paura a portare i propri bambini sui giochi dei giardini pubblici perché lì ci sono persone che spacciano, si ubriacano e fanno attività illecite". Cosa serve? "L’organico della Polizia locale è ridotto, siamo a 104 unità, anni fa erano 140. Presto avremo un nuovo comandante. Abbiamo chiesto l’esercito per avere qualche uomo in più". Ha ordinato parecchi sgomberi in due mesi e mezzo... "Via Curtatone, l’ex Diefenbach, l’ex Cgs di via Solferino, le carovane Rom alla Boscherona...". Dimentica i portici della Camera di Commercio, lì avete sgomberato i clochard... Era proprio necessario? «In piazza Cambiaghi la gente ci chiama perché ha paura, è terrorizzata a passarci, soprattutto di sera. Ma già alle 10 del mattino c’è gente ubriaca marcia». In parecchi sgomberi, però, chi è stato cacciato è tornato poche ore più tardi. "È accaduto all’ex Diefenbach, ma quando tornano dopo lo sgombero vuol dire che l’area non è stata messa in sicurezza in maniera adeguata. Con aree private come quella succede, ma torneremo. Avevamo saldato i cancelli e il pozzo dell’acqua, lo hanno riaperto: vorrà dire che li mureremo”. Cosa fare con il Centro sociale? "Sono da anni in un centro sportivo della Figc, vogliamo restituirlo alla gente". Veramente quell’area era abbandonata da anni, l’hanno sistemato proprio gli antagonisti... "Vogliamo recuperarla all’uso di tutti, non di chi lo occupa illegalmente con arroganza. Se poi il Boccaccio vuole, paghi l’affitto". Cosa c’è sulla sua agenda? "Stiamo chiedendo uno sforzo alla nostra polizia locale e intendo garantire la loro sicurezza". E quindi? "Giubbotti antitaglio, spray al peperoncino, bastoni estensibili". I manganelli? "Proprio così". E i droni? "L’idea è del sindaco, ma se possiamo sfruttare la tecnologia per migliorare le cose, perché no?". E i Daspo urbani? "Ne abbiamo fatti 25 ad agosto, in media uno al giorno. Vorremmo inserirli nel nuovo regolamento di polizia urbana, in quello in vigore a Monza ci sono norme vecchissime...".