Metrò fino a Vimercate? Milano dice no

Sindaci in rivolta: 30 anni di beffe

Metropolitana M2 linea verde

Metropolitana M2 linea verde

Vimercate, 1 marzo 2015 - Prolungare la linea 2 della metropolitana milanese fino a Vimercate? È poco conveniente. Al massimo se ne può fare una versione mignon, con una spesa di 32 milioni di euro, fino a Brugherio.

È quello che dice il Piano urbano mobilità sostenibile di Milano (Pums) 2014-2024 la cui versione definitiva è disponibile da pochi giorni. Dunque: dopo 30 anni di attesa, un piano di fattibilità pagato molti anni fa dai Comuni della Brianza est e un progetto preliminare approvato nel 2009 dalla regione Lombardia, i tecnici del Politecnico incaricati dall’Amat, l’Agenzia mobilità e ambiente del comune di Milano, scartano l’idea di collegare con i treni leggeri la Silicon valley lombarda al capoluogo. Una bocciatura che suona come una beffa.

«Giovedì, insieme al sindaco di Concorezzo e al presidente della Provincia Gigi Ponti, siamo andati in regione Lombardia proprio per parlare della MM2 e non sapevamo niente del Pums - racconta Ezio Colombo, il primo cittadino di Agrate Brianza -. Quando la sera il mio capogruppo Riccardo Strusani mi ha mandato per mail il piano della mobilità milanese mi sono cascate le braccia. Comune di Milano e Regione dunque non si parlano? A chi spetta la regia di un progetto così importante?».

Nell’Analisi costi-benefici socioeconomica e finanziaria degli scenari del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) gli ingegneri Paolo Beria e Raffaele Grimaldi del Politecnico di Milano hanno preso in considerazione i prolungamenti «Cologno Nord – Brugherio in superficie», «Cologno Nord – Brugherio in sotterraneo», «Cologno Nord – Vimercate in tracciato misto superficie – sotterraneo» (come da progetto MM) oltre a quelli Assago-Rozzano.

Le analisi costi benefici mostrano «una performance marginalmente positiva per le due estensioni brevi (Brugherio e Rozzano), purché realizzate in superficie contenendo al massimo i costi (32 milioni di euro per Brugherio, ipotizzando 1 milione di passeggeri l’anno, 40 milioni per Rozzano, ndr) e negativo per la variante lunga fino a Vimercate».

«È una situazione deprimente», dice Colombo: «Per 8 anni ci hanno ripetuto che l’unica cosa per cui non si poteva fare il prolungamento fino a Vimercate è la mancanza di risorse e non l’economicità. Che ci tolgano allora il casello della Tangenziale est di Carugate, l’unico esistente, dove ogni anno i pendolari della Brianza est lasciano decine di milioni di euro».

Promette battaglia anche il primo cittadino di Concorezzo Riccardo Borgonovo«Ci muoveremo insieme alla Provincia per capire come stanno le cose, che valore ha il Pums per il progetto di prolungamento e chiedere il sostegno dei parlamentari locali».

Anche perché, metropolitana a parte, i Comuni temono l’invasione di 32mila automezzi dopo l’apertura, a metà maggio della Teem «non avendo costruito il viadotto ad Agrate Brianza le nostre strade, con il surplus di traffico previsto, diventeranno un inferno. In Regione ci hanno promesso uno studio per la riqualificazione la provinciale Monza-Melzo Ma ci vorranno anni. Nel frattempo i problemi ricadranno sulle nostre comunità».

Secondo l’analisi svolta dagli ingegneri del Politecnico: «I benefici per gli utenti sono pochi (a causa del basso numero di utenti previsto dalle simulazioni modellistiche) rispetto ai costi di investimento ipotizzati (573 milioni di euro), probabilmente sottostimato rispetto ai valori calcolati da MM) e soprattutto rispetto agli ingenti costi di esercizio (ipotizzata una frequenza di 4,6 minuti nella direzione e ora di punta, per circa 10 km di linea)».