Furto di abiti e rissa al megastore cinese: bloccato minorenne armato di bastoni

Il marocchino con la giovane zia sono stati denunciati dalla Polizia. Il ragazzino aveva staccato le placche antitaccheggio iniziando a indossare gli abiti derubati, una volta scoperto, ha spaccato una sedia per brandire gli spuntoni come bastoni

La polizia in azione

La polizia in azione

Monza, 21 agosto 2014 - Un colpo evidentemente studiato a tavolino. Un banale furto che solo per poco non si è trasformato in una rapina. E un ragazzino, minorenne, che non si è fatto problemi ad aggredire la negoziante e che, messo alla porta, ha addirittura spaccato una sedia per rientrare a farsi giustizia da solo. Per fortuna però, prima che potesse mettere in pratica i propri bellicosi propositi, il ragazzino è stato bloccato dagli agenti della Squadra Volante del Commissariato di Polizia di Monza, intervenuti a riportare l’ordine.

La vicenda si è chiusa con due denunce a piede libero per furto aggravato in concorso - il ragazzino, un marocchino di sedici anni, e la sua sedicente zia, un’altra marocchina di ventitré anni - e soprattutto con un furto sventato in un grande magazzino gestito da cinesi.

Tutto comincia nelle prime ore del pomeriggio di martedì. Siamo in viale Ugo Foscolo, quartiere Cederna. Al numero civico 59 sorge lo Styling srl, grande «store» di abbigliamento, casalinghi e merce varia cinese sorto - metaforicamente - sulle ceneri di un concessionario d’automobili.  Ed è qui che fanno il loro ingresso i due giovani marocchini: almeno stando alle loro dichiarazioni sarebbero zia e nipote e vivono a Desio. I due cominciano subito a fare un giro fra gli scaffali. Come due normali clienti. A insospettire gli addetti del magastore è però il loro comportamento. Il minorenne, in particolare, comincia a riempire il proprio carrello della spesa con ogni sorta di capo d’abbigliamento. Sinceramente, un po’ troppi per un normale acquisto. Quindi, entra in uno dei camerini del negozio come se volesse provarsi gli abiti appena scelti. La zia sta fuori dal camerino e gli passa gli abiti uno a uno. Dopo qualche minuto una delle addette del negozio, che non ha perso d’occhio i due bizzarri clienti e soprattutto sente degli strani rumori provenire dal camerino, si avvicina a sincerarsi di quanto stia accadendo. Ha ragione: il ragazzino ha già staccato le placche antitaccheggio da sette capi di abbigliamento. La negoziante lo rimprovera aspramente e lo blocca. Il sedicenne reagisce male, spintona la donna, getta addirittura a terra uno stand di vestiti. Interviene anche il responsabile del megastore, volano parole grosse e insulti, il ragazzino esce dal centro commerciale, afferra una sedia, la spacca e impugnando i suoi mozziconi appuntiti si dirige minaccioso verso i responsabili del negozio.  La volante della Polizia, avvertita da una telefonata al 112, lo trova proprio così e lo blocca impedendogli di commettere una stupidaggine. Il ragazzino e la connazionale, portati in Commissariato, verranno infine denunciati. dario.crippa@ilgiorno.net