Stadio di Seregno inagibile, lotta contro il tempo per trovare una nuova casa

Al vaglio della società l’ipotesi di giocare al "Palestra" di Lissone

Lo stadio inagibile a Seregno

Lo stadio inagibile a Seregno

Seregno (Monza Brianza), 14 novembre 2017 - Nemmeno il calendario del campionato aiuta il Seregno Calcio. La società già entro domenica dovrà trovare uno stadio agibile e omologato per la serie D se vorrà permettere ai suoi 300 abbonati di assistere alla seconda gara casalinga di fila, contro il fanalino di coda Castellazzo, dopo quella off-limits disputata l’altro giorno contro il Pavia. E le soluzioni sul tavolo sono più di una, tutte in divenire, tutte da studiare in queste ore perché di tempo da perdere non ce n’è.

Se ne sta occupando in prima persona l’amministratore delegato Matteo Fraschini che già ieri sera, all’ora di cena, era a fare un sopralluogo allo stadio della Pro Lissone di via Dante, dopo quello andato a vuoto sabato pomeriggio al centro sportivo di Desio. Il mitico "Palestra" ha ospitato l’ultima gara di serie D ben dodici anni fa (stagione 2004/05), ora la squadra locale milita in Promozione. Se l’esito del sopralluogo sarà positivo, già domani si provvederà all’omologazione per la categoria (non è detto però che venga immediatamente concessa), poi però bisognerà risolvere la concomitanza col match dei tigrotti che domenica pomeriggio ospiteranno il Barzago. In questo caso si potrebbe anticipare a sabato la partita con il Castellazzo ma i tempi sono strettissimi.

Oppure passare al piano B. Come spiega lo stesso Fraschini: "Provvedere all’agibilità del Ferruccio ma solo sul lato est, quello delle tre tribunette. Il problema della mancanza dell’impianto antincendio lo risolveremmo provvisoriamente con l’autobotte dei vigili del fuoco. È una delle soluzioni al vaglio insieme all’Amministrazione comunale che si è subito mossa nominando un tecnico esterno che, sulla base del rapporto della prefettura, stabilirà quali interventi fare nello stadio". Chiaro che i tempi in questo senso saranno molto lunghi e il Ferruccio sarà agibile nella sua totalità solo tra qualche mese. Il presidente Carmine Castella sabato aveva paventato l’opzione Sada di Monza, era circolata poi anche l’ipotesi Cantù (dei due campi esistenti solo uno è utilizzabile) ma si creerebbero troppe sovrapposizioni con le società locali. Fraschini riassume così le 48 ore che hanno preceduto la partita col Pavia: "Venerdì nel giro di due ore siamo passati dal non poter ospitare i tifosi ospiti ad avere lo stadio chiuso. Se da un lato è giustissimo fare le cose fatte per bene, dall’altro dopo 12 anni di deroghe non sono le poche partite che mancano da qui a maggio a cambiare la vita".