Monza, venti cori e 500 cantori per Papa Francesco

Protagonista alla messa al Parco anche il Santa Cecilia di Concorezzo

Il coro di Concorezzo

Il coro di Concorezzo

Concorezzo (Monza e Brianza), 22 marzo 2017 - Venti cori e 500 cantori per Papa Francesco. Nella Messa di sabato al parco di Monza una parte del palco è riservata alla grande corale polifonica costituita per accompagnare la liturgia con l’orchestra. Una presenza di grande impatto scenografico e musicale.

Tra i 500 cantori scelti all’interno della Diocesi figurano anche i 32 del coro Santa Cecilia di Concorezzo: "Giovedì tutti insieme abbiamo fatto la prova generale nella chiesa del seminario arcivescovile Venegono", dice il maestro, Angelo Corno, uno dei maggiori esperti italiani di canto gregoriano, che ha insegnato al Conservatorio Verdi di Torino dopo il Magistero conseguito al Pontificio Istituto Ambrosiano di Musica Sacra sotto la guida di Luigi Agustoni e Fulvio Rampi. A tre giorni dal grande evento, che richiamerà, si stima, più di 600mila persone, lui e i suoi cantori sono in trepidazione: "Ho consigliato ai miei coristi di governare le emozioni. Vedere il Papa a pochi metri è un’esperienza che ti prende totalmente e che non si dimentica".

Lo sa perché lui aveva cantato per papa Benedetto XVI a Bresso, nel 2011. Corno farà parte, come i direttori degli altri 20 cori, del grande ensemble polifonico, diretto da don Claudio Burgo, maestro della Cappella del Duomo e responsabile della sezione Musica sacra della Diocesi. All’ingresso del Papa intoneranno il canto gregoriano Tu es Petrus. Poi gli altri brani distribuiti durante la liturgia: dai riti introduttivi ai 12 Kyrie.

Poi: Canti tra le Letture, Offertorio, "Alcuni a quattro altri a sei voci". Monsignor Claudio Magnoli, responsabile del Servizio diocesano per la Pastorale liturgica e lo stesso don Burgio hanno curato in la grandiosa parte musicale: "Sul palco della Messa sotto la copertura e con diffusione microfonica - hanno spiegato i due sacerdoti -, verrà disposto un gruppo di cantori, scelti direttamente dal Maestro della Cappella del Duomo che garantiranno in modo specifico le parti polifoniche". Insieme con loro anche l’orchestra.

"Giù dal palco, in un settore non coperto e senza diffusione microfonica ma in collegamento visivo con i cantori e l’orchestra sul palco, saranno disposti tutti gli altri cantori (quasi 1000 persone, ndr), che, oltre a prendere parte ad alcuni dei canti polifonici previsti, avranno il compito di sostenere il canto dell’assemblea".

Oggi il coro è formato da 40 elementi ripartiti fra tenori, soprani, bassi e contralti. Sono universitari, insegnanti, professionisti, commercianti, la cui età va dai venti ai sessant’anni. Tutti accomunati dal desiderio di offrire un "servizio alla liturgia attraverso il canto". Tra i coristi della sezione bassi c’è anche Alberto Bernareggi, ex sindaco di Concorezzo, ora consigliere comunale. Il maestro Corno fa parte dei Cantori Gregoriani dal 1985, anno della nascita del coro, e ha scritto, insieme ad altri, anche un manuale di canto "Alla scuola del canto gregoriano" (Musidora, 2015). Il coro Santa Cecilia lavora con l’organista Ambrogio Pozzi, che li accompagna all’organo della chiesa parrocchiale, costruito da Vittore Ermolli, noto organaro varesino, nel 1899.