L’ex Palazzo del Mobile di Desio è diventato il simbolo del degrado

Vi trovano rifugio immigrati irregolari, sbandati e anche vandali

I clandestini vivono in condizioni igienico sanitarie spaventose

I clandestini vivono in condizioni igienico sanitarie spaventose

Desio, 14 agosto 2017 - Un "hotel" gratuito, e non certo a cinque stelle. Con le porte – che dovrebbero essere sigillate - metaforicamente girevoli, per senzatetto, immigrati irregolari, sbandati, vandali. Lo sanno, da parecchio tempo, i residenti nelle vicinanze. Lo sanno anche i carabinieri, che monitorano da vicino la situazione dell’edificio ormai in disuso e di recente hanno fatto un paio di blitz, facendo sgomberare gli ospiti trovati all’interno. E’ l’ex Palazzo del mobile di Desio, che si innalza su piazza Giotto e la Valassina, tristemente noto ormai anche fuori città. Tanto che nell’ultimo periodo ci sono almeno un paio di piccole tv che sono venute a fare dei reportage in questo «inferno».

Ultimo, quello di "Milano Trash", che fa luce sui posti più abbandonati, degradati e socialmente pericolosi di Milano e dell’hinterland. Un reportage che ha fatto emergere una situazione drammatica, con clandestini che vivono in condizioni igienico sanitarie spaventose, tra macerie, rifiuti, escrementi, scritte in italiano e in arabo, avanzi di cibo e, appunto, vari giacigli di fortuna. Dove è stata trovata un’arma da taglio e dove, come hanno sempre sospettato i residenti dei palazzi di fronte, non è escluso ci sia attività di spaccio. Uno dei due marocchini trovati a dormire nell’edificio ha raccontato la sua situazione, «ho 25 anni, sono qui da 8 mesi in Italia, sono arrivato in barca dalla Libia, spendendo quasi 4 mila euro: ho visto la morte in faccia, adesso sono qui, ho cercato lavoro ma non ho il permesso di soggiorno».

Il servizio ha ulteriormente riportato in primo piano la questione di questo "mostro", che un tempo ospitava 225 espositori e dava lavoro a 1000 persone, prima del declino e della chiusura. Da parecchi anni è abbandonato al degrado, sotto tutti i punti di vista. Le varie ipotesi di riqualificazione emerse negli ultimi anni, tra le quali quella di trasformarlo in un hotel, questa volta a 4 stelle, sono sempre tramontate. Il nodo principale rimane che il maxi stabile ha circa 90 proprietari ed è impresa ardua mettere d’accordo tutti. Un po' più semplice dovrebbe essere isolare l’edificio, dal quale tra l’altro si staccano ogni tanto dei pezzi, per impedire gli accessi abusivi. Ma i pochi e scarsamente convinti tentativi messi in atto sono sempre stati elusi da chi voleva entrare a tutti i costi.