Ornago, uccide sorella e nipote poi le tiene nascoste in casa: fermato pensionato

Il 75enne si trova in ospedale sotto osservazione

Carabinieri sotto la casa del delitto

Carabinieri sotto la casa del delitto

Ornago (Monza e Brianza), 11 febbraio 2018 - Paolo Villa, 75enne monzese, è stato sottoposto a fermo di indiziato delitto per il duplice omicidio della sorella 85 enne Amalia Villa e della nipote 52enne Marinella Ronco, trovate senza vita nella casa al secondo piano di via Aantuario 29, ad Ornago, dove vivevano tutti e tre.  I carabinieri stanno indagando per accertare la dinamica e il movente del duplice delitto.

Dopo aver ucciso le due donne, l'uomo se le è tenute in casa per giorni, forse una settimana. Fino a quando ieri pomeriggio non ha accusato un malore mentre usciva da un bar dove era andato a prendere un caffè. I passanti hanno subito chiamato il barista, che è corso nell’abitazione della famiglia Villa per avvertire i parenti. Ma nessuno gli ha risposto. Anzi, ha notato che le finestre al secondo piano della palazzina erano abbassate. È toccato allora ai carabinieri, subito avvertiti, entrare nella casa e fare la macabra scoperta: i cadaveri delle due donne erano sul ciglio del letto, in decomposizione, tracce di sangue come se fossero state colpite e uccise proprio lì.

I vestiti, maschili e femminili, usati per ripulire l'appartamento dal sangue di Amalia e Marinella, sono stati trovati in lavatrice ancora sporchi. Sono stati sequestrati insieme ad una scopa. Al momento nessuna arma è stata trovata in casa. Gli accertamenti degli specialisti dei carabinieri si sono concentrati per ore vicino ad un calorifero dell'abitazione, accanto al quale sono state trovate tracce di sangue, poi ripulite.  L'autopsia sul corpo delle due donne non è ancora stata fissata, così come l'interrogatorio del 75enne, che si trova piantonato in ospedale di Vimercate, in osservazione, perché in uno stato di generale confusione mentale. Secondo indiscrezioni raccolte in ambienti ospedalieri l'uomo patisce ancora i postumi dello stato di ubriachezza in cui si trovava quando ha avuto un malore poco prima che si scoprisse quanto avvenuto in casa sua. All'uomo gli investigatori sono andati a parlare genericamente, in attesa delle disposizioni dell'autorità giudiziaria, e facendogli banali domande sulla sua vita il 75enne avrebbe risposto nella convinzione che la sorella e la nipote siano ancora vive. Nel frattempo, dai primi accertamenti, sarebbe stato escluso l'ictus che si ipotizzava l'avesse colto quando si trovava in un bar nei pressi della casa. Paolino Villa non si era mai sposato. Dipendente alla ex Alcan, è stato dirigente del sindacato dei pensionati Spi-Cgil e ha fondato la sezione locale dell’Auser, l’associazione che si occupa degli anziani. Ieri è stato portato in ospedale in codice giallo: sembrerebbe essere stato colto da un ictus. Da quanto raccontano in paese, sembra che negli ultimi tempi avesse dato segni di squilibrio. Forse soltanto nella sua mente si annida la ragione del terribile delitto di Ornago.