Polizia scientifica a Ornago
Ornago (Monza e Brianza), 11 febbraio 2018 - «Una bravissima persona il Paolino, uno che ha dato la sua vita per aiutare gli altri. Mi raccomando, parlate bene di lui - dice Primo Rota, segretario della SpiCgil di Ornago,Cavenago Bellusco e Mezzago. E subito dopo aggiunge: «Anche se da un po’ di tempo era un po’ giù e un po’ trasandato, tutto il bene che ha fatto nella sua vita gli va riconosciuto». Una vita quella del signor Paolino sempre in prima fila ad aiutare gli altri: segretario generale Spi-Cgil e fondatore dell’Auser, l’associazione di volontariato legata al sindacato. «Negli ultimi due anni si è tirato volontariamente indietro dicendo che voleva lasciare spazio a quelli più giovani di lui». Ma comunque era sempre in giro in paese, e ultimamente, racconta chi lo conosce, passava da un bar all’altro e qualche volta beveva un po’ troppo. Segno anche questo che stava attraversando un periodo difficile.
«Quindici giorni fa sono andato a trovate la signora Amalia e Marinella, perchè loro non uscivano quasi mai di casa. Le ho trovate bene. D’altra parte non avevano problemi economici, è sempre stata una famiglia benestante, non so se avessero altri appartamenti», spiega ancora Rota. Amalia Villa era vedova da diversi anni. La figlia Marinella, invece, non si era mai sposata. «Aveva avuto un fidanzato, sì - racconta una vicina - ma le cose non erano andate in porto. Un duro colpo per lei, ne aveva sofferto molto».
Così le due donne si erano chiuse ancora di più nel loro appartamento al secondo piano di via Santuario e, alla fine, nessuno le vedeva più in giro. Una settimana fa la tragedia. Non si sa cosa sia passato nella mente disturbata di Paolino Villa. Il pensionato, dopo averle uccise, ha continuato a vivere di fianco ai due corpi e a uscire di casa senza lasciare trapelare nulla di quanto accaduto. Unico segnale di disagio l’abbigliamento trascurato e trasandato.