Lissone, 600 chilometri in bici per aiutare i terremotati

Raccolta fondi per contribuire all'acquisto di uno scuolabus per i bambini di Acquasanta Terme, paese colpito dal sisma: i soldi verranno poi consegnati dai ciclisti della Velovirtus con una pedalata di 605 chilometri in 3 tappe dalla Brianza al Comune nelle Marche

Terremoto

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Lissone (Monza e Brianza), 20 marzo 2017 - Da Lissone ad Acquasanta, in sella alla bici, per 600 chilometri, per dare una mano ai terremotati di quella cittadina del centro Italia. Un "tour" in 3 tappe dalla Brianza alla provincia di Ascoli Piceno per consegnare agli abitanti di Acquasanta Terme i fondi raccolti dai lissonesi per contribuire all'acquisto di uno scuolabus per i bambini delle aree colpite dal sisma. E' l'iniziativa "Due ruote di solidarietà", organizzata dalla storica società ciclistica Velovirtus Lissone insieme alla Protezione Civile e in collaborazione con il Comune. A costruire il contributo "made in Lissone" saranno i soldi già ottenuti con il mercatino librario benefico promosso nei mesi scorsi dalla biblioteca con l'associazione culturale Athéna e quelli che si andranno ad aggiungere grazie all'ulteriore raccolta di donazioni che verrà portata avanti da qui a giugno, attraverso una serie di contenitori-salvadanai distribuiti fra negozi, sedi di associazioni e altri luoghi pubblici.

Tutto culminerà poi il 16, 17 e 18 giugno in una pedalata in 3 tappe con la quale i fondi messi assieme verranno portati ai loro destinatari: 22 ciclisti della Velovirtus, scortati dagli uomini della "Associazione Volontari di Protezione Civile Alberto Mussi e Gino Arosio", copriranno a forza di pedali i 605 chilometri che dividono Lissone e Acquasanta Terme, per consegnare i contributi nelle mani del sindaco del Comune marchigiano. I soldi serviranno ad aiutare l'Amministrazione di Acquasanta a comprare uno scuolabus per i bambini che devono raggiungere gli istituti nelle aree colpite dal terremoto.

La donazione partirà già forte dei 2.800 euro ottenuti con il mercatino librario in biblioteca, grazie alla vendita di libri usati e semi-nuovi a prezzi ultra-scontati, 1 o 2 euro a volume. A questi si sommeranno le offerte che i lissonesi faranno fino a metà giugno utilizzando le cassette-salvadanaio che si possono trovare in biblioteca, nella sede della Velovirtus - all'interno della stazione Fs -, in quelle della Protezione Civile e di Apa Confartigianato, oltre che in negozi come il fotografo Photoquick di via Palazzine, la Pasticceria Dolci di via Mauro Riva, il bar Iroko Cafè di largo Bruno Salvadori e le piscine di Muggiò. L'associazione Athéna darà man forte proponendo la cassettina per le offerte durante tutte le sue iniziative e manifestazioni pubbliche. "Tutto è nato in seguito al mercatino librario svolto in biblioteca - raccontano gli organizzatori -. Uno dei volontari dell'Athéna, che ha curato il mercatino, fa parte anche della Velovirtus, e così è sorta l'idea di trovare un modo per far aumentare i fondi, promuovendo un'ulteriore raccolta".

L'itinerario ciclistico per la consegna degli aiuti si snoderà in 3 tappe: la prima, di 240 chilometri, da Lissone a Ferrara; la seconda, di 220 chilometri, da Ferrara a Falconara Marittima; la terza, di 145 chilometri, da Falconara ad Acquasanta Terme. Negli ultimi 3 chilometri del percorso i ciclisti lissonesi saranno raggiunti dai bambini dell'oratorio della cittadina marchigiana, per concludere tutti assieme la pedalata, in una grande festa finale.

La scelta di devolvere ad Acquasanta i contributi così raccolti deriva dal legame che si è instaurato tra Lissone e il Comune in provincia di Ascoli Piceno fin dai primi giorni immediatamente successivi al terremoto. Lì sono andati a operare alcuni medici legati alla Protezione Civile di Lissone, per dare una mano alle popolazioni colpite dal sisma, e il rapporto fra i due centri si è man a mano approfondito: così ad Acquasanta sono stati donati gli oltre 4mila euro messi assieme con la spaghettata solidale in piazza Libertà "Un'Amatriciana per Amatrice", come pure le coperte, le brandine da campeggio e i sacchi a pelo regalati dai lissonesi alla Protezione Civile all'indomani del terremoto per farli avere a chi è stato sfollato a causa del sisma.