Ilaria Paltrinieri, la ragazza d’acciaio alla conquista del mondo

La 24enne lissonese è una delle migliori altlete della Spartan Race dove si corre per chilometri, nel fango

 Ilaria Paltrinieri

Ilaria Paltrinieri

Lissone, 31 dicembre 2017 - Muscoli d’acciaio, resistenza e una determinazione non comune, oltre a tanto impegno. Così è diventata la più forte d’Italia nella sua specialità e una delle migliori a livello internazionale, sesta in assoluto nella sua categoria.

Capace di correre per chilometri, nel fango, guadando pozze d’acqua, portando pesi e arrampicandosi sopra ostacoli verticali, protagonista di uno degli sport più impegnativi e affascinanti che ci siano, la Spartan Race.

Ventitré anni, da Lissone, Ilaria Paltrinieri ha rappresentato il nostro Paese nella Spartan race world team championship, il campionato mondiale a squadre di spartan race disputato a Tahoe, in California: unica donna italiana, con il suo team è entrata nella top ten, tagliando il traguardo al decimo posto su 27 nazioni.

Nell’Obstacle course race world championship andata invece in scena a Toronto, in Canada, l’atleta lissonese ha chiuso al sesto posto nella categoria 18-24 anni, in una gara sui 15 chilometri, con 45 ostacoli da superare, conclusa da meno del 20 per cento delle partecipanti. Ora, in procinto di trasferirsi negli Stati Uniti, sta mettendo nel mirino i mondiali del 2018 a Londra. Le sue giornate sono scandite da allenamenti intensi. Perché in questa specialità, spettacolare ma durissima, nulla può essere lasciato al caso. «Pratico la spartan race dal 2014, da quando questo tipo di gare sono arrivate in Italia - racconta Ilaria -. Sono stata nella nazionale italiana di skiroll, e prima ancora ho fatto sci di fondo. Ho continuato con lo skiroll fino al 2015, poi ho scelto di dedicarmi solo alla spartan race: in realtà mi alleno ancora con lo skiroll, ma ho detto basta alle gare perché la spartan è molto impegnativa». Con questa particolare corsa a ostacoli è stato amore a prima vista. «In una palestra dove mi allenavo avevo sentito parlare di questo genere di gare: ho voluto provare per divertirmi e già nella prima corsa ho fatto podio - ricorda la 23enne lissonese -. L’ambiente mi è piaciuto molto, così ho continuato. Oggi questo sport sta sempre più prendendo piede».

Ma è una disciplina che richiede dedizione. «È uno sport così completo che devi allenare mille aspetti diversi - spiega Paltrinieri -. Occorre lavorare continuamente, perché devi allenare la resistenza, il fiato, la forza muscolare, la tecnica. Io mi alleno in palestra, faccio arrampicata, corsa, esercizi con i pesi e a corpo libero. Mi alleno sei volte la settimana e a volte riesco a fare anche due allenamenti al giorno: questi possono essere più lunghi o più brevi, in base agli esercizi». Per Ilaria lo sport è una passione coltivata fin da piccola: ha praticato atletica, biathlon, triathlon, sci di fondo e skiroll, dove si è classificata settima in Coppa del mondo.

Ha poi sempre lavorato come istruttrice in palestra, in quella di famiglia e in altre. Ora sta per trasferirsi negli Usa, dove vive la sua allenatrice, prima in Florida e poi, da luglio, in Colorado. Lì lavorerà come coach di obstacle race e farà gare. In testa l’obiettivo dei prossimi Mondiali. «Nel 2018 i Mondiali saranno per la prima volta in Europa, a Londra - dice -. E visto che sarà l’ultimo anno nella mia attuale categoria tenterò di centrare il podio».

«Fino a prima del mondiale non pensavo di potercela fare, invece grazie a costanza e determinazione sono riuscita a ottenere questi risultati. Per questo dico sempre che bisogna credere in quello che si vuole, crederci tantissimo, perché niente è impossibile».