Pedemontana, Di Pietro lascia al manager-colonnello

Trent'anni di carriera nella Guardia di Finanza e poi top manager a Telecom e Olivetti, Federico Maurizio d'Andrea è il nuovo presidente di Apl

Il cantiere di Pedemontana è fermo in Brianza

Il cantiere di Pedemontana è fermo in Brianza

Monza, 29 maggio 2017 - In Pedemontana finisce l’era Di Pietro e comincia quella di Federico Maurizio d’Andrea. Trent’anni di carriera nella Guardia di Finanza, che ha lasciato da colonnello, passato poi alla carriera di manager, in Telecom Italia, fino al settembre 2015, dove ha diretto la Funzione Audit, per approdare infine alla presidenza di Olivetti. D’Andrea  è stato nominato presidente di Pedemontana dall’assemblea dei soci che ha approvato il bilancio di esercizio 2016 e ha salutato definitivamente l’ex ministro ed ex magistrato di Mani pulite Antonio Di Pietro. A D’Andrea toccherà un compito non facile: portare avanti un’opera che ha già bruciato l’intero finanziamento pubblico per realizzare solo un terzo dei lavori, e che oggi deve vedersela con due grossi ostacoli, come il reperimento di finanziamenti (per completare l’autostrada dal Varesotto fino alla Bergamasca passando per la Brianza servono ancora 3 miliardi) e il contenzioso col colosso delle costruzioni Strabag, che ha vinto l’appalto per la seconda parte dei lavori e ha presentato riserve da 3 miliardi. Tutto questo mentre il secondo atto aggiuntivo della convenzione, fondamentale per la formulazione di un piano di closing finanziario, è in attesa di firma al ministero delle Finanze e mentre le auto in circolazione sulle prime tratte dell’autostrada già aperte  sono sotto le previsioni, scoraggiando quindi l’arrivo di privati disposti a metterci denaro in cambio degli introiti delle tariffe. In Brianza l’autostrada si è fermata a Lentate sul Seveso: nelle tratte B2 e C dovrà affrontare anche il problema del passaggio sulle aree contaminate dalla diossina. "Il nuovo presidente non potrà fare altro che gestire alle meno peggio una situazione che ormai si è fatta del tutto insostenibile", dice il consigliere regionale del M5S Gianmarco Corbetta, da sempre contrario all’opera autostradale.