Bus a rischio, Regalia batte cassa con Delrio e Maroni

Il presidente dell’Agenzia del Trasporto pubblico locale scrive a ministro, Regione e prefetti: servono 5 milioni per due anni

L'autobus Z227

L'autobus Z227

Monza, 21 gennaio 2017 -  Uno sforzo economico per altri due anni, il tempo necessario affinchè la neonata Agenzia del trasporto pubblico locale possa elaborare i nuovi piani di bacino e bandire nuove gare, razionalizzando e ottimizzando costi e servizi. È quanto chiede a Governo e Regione Umberto Regalia, presidente dell’Agenzia del Tpl del bacino della Città metropolitana di Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia, intervenendo nella crisi degli autobus, che rischia di risolversi con la soppressione di due linee strategiche come la Z225 e la Z227 e con altri tagli drastici a partire dal 1° marzo.

Regalia ha scritto diverse lettere, chiedendo un incontro al ministro delle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio, al governatore della Lombardia Roberto Maroni e all’assessore regionale ai Trasporti Alessandro Sorte. Ha scritto anche al presidente della commissione consiliare Territorio Alessandro Sala, chiedendogli un’audizione, ed infine ha scritto ai prefetti di Monza e Milano, Giovanna Vilasi e Alessandro Marangoni, sottolineando "le implicazione sociali e occupazionali" che potrebbero derivare dai tagli. A rischio i caso di tagli almeno 35 autisti, ma la sforbiciata potrebbe essere ancora più grande di quanto annunciato.

Tra Brianza (1,8 milioni) e Città metropolitana (2,8 milioni), servono ancora 4,6 milioni per coprire i buchi e garantire l’attuale servizio autobus. "La riduzione delle disponibilità economiche delle Province ne ha compromesso la capacità di spesa, compresa la capacità di sostenere il contributo autonomo ai servizi di trasporto pubblico locale storicamente aggiunto alle risorse trasferite dallo Stato e dalla Regione - scrive Regalia al ministro Delrio -. Regione Lombardia ha nel tempo supportato le progressive minori disponibilità locali, garantendo la continuità del servizio, sostenendo la copertura del’intero disavanzo 2016 alla fine dello scorso anno, ma il medesimo disavanzo, quantificabile in circa 5 milioni l’anno, si ripresenta con l’avvio del nuovo anno".

"Si rende quindi necessario uno sforzo aggiuntivo", chiede il presidente. La nuova agenzia infatti si è costituita solo nel 2016 e "necessita di almeno due anni per ridefinire programmi di servizio, metterli a gara e giungere al rinnovo radicale dell’attuale assetto con un passaggio da 21 a soli 6 contratti nell’intero territorio di competenza, che vale 200 milioni di chilometri e 750 milioni di spostamenti l’anno e comprende la città di Milano". In assenza di risorse aggiuntive, i bus rischiano di dover essere tagliati già a partire dal prossimo mese di marzo, "essendo state verificate infruttuosamente soluzioni alternative, quali l’aumento della tariffa e la eliminazione di eventuali sovrapposizioni".

Intanto l’assessore regionale Alessandro Sorte ha convocato per mercoledì pomeriggio le cinque sindache (Muggiò, Lissone, Nova Milanese, Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni) che hanno raccolto le firme contro i tagli del servizio. Al momento nessuna convocazione invece per il presidente dell’Agenzia e per il presidente della Provincia di Monza e Brianza Gigi Ponti. Quest'ultimo incontrerà nei prossimi giorni i cittadini riuniti nell'Associazione Taccona e i parlamentari, per tentare il pressing sul Governo. Il caso sarà affrontato anche dal nuovo Consiglio provinciale, dove approderà una mozione leghista che chiede la messa in mora dello Stato.