Processo autodromo, condannati Claudio Viganò e Gabriele Aliprandi

All'ex presidente del consiglio di amministrazione di Sias e al presidente del Moto Club Biassono inflitti 1 anno e mezzo con la pena sospesa per false fatturazioni

Lo storico presidente di Sias, Claudio Viganò

Lo storico presidente di Sias, Claudio Viganò

Monza, 21 Novembre 2017 - Condannati Claudio Viganò e Gabriele Aliprandi al processo sulla gestione dell'autodromo. Allo storico presidente del consiglio di amministrazione di Sias fino al 2010 e al presidente del Moto Club Biassono il Tribunale di Monza ha inflitto la pena di 1 anno e mezzo di reclusione ciascuno, con la sospensione condizionale e la non menzione della condanna. Claudio Viganò è stato anche condannato alla confisca di 405mila euro, ritenuti provento illecito, e al risarcimento dei danni alla Sias, la società che gestisce il circuito della velocità monzese. Asssolto infine per tenuità del fatto il socio del Moto Club Biassono Giacomo Lanfranchi. Sotto accusa al dibattimento fatture per operazioni inesistenti su biglietti 'piazzati' all'autodromo che nascondevano lo scambio di contanti. E altre a società inglesi per 'assistenza vendita biglietti' per mandare i soldi all'estero. Accuse contestate a Viganò insieme all'ex direttore generale della Sias Enrico Ferrari, che però ha scelto il processo con il rito abbreviato ed è stato già condannato.