Valeria Solesin, la Regione le intitola una sala a Palazzo Lombardia

L'annuncio del presidente Roberto Maronio è di questa mattina, durante la commemorazione delle vittime degli attentati di Parigi

Valeria Solesin (Ansa)

Valeria Solesin (Ansa)

Milano, 24 novembre 2015 - A Valeria Solesin, unica vittima italiana negli attentati di Parigi, del 13 novembre scorso, sarà dedicata una sala del palazzo di Regione Lombardia. La cerimonia avverrà il 13 dicembre, a un mese esatto dalla scomparsa della ragazza  "per mantenere viva la sua memoria e per mantenere vivo quello che rappresenta per noi", ha detto il presidente della Regione, Roberto Maroni. L'annuncio è di questa mattina, durante la commemorazione delle vittime degli attentati di Parigi che si è svolta nell'aula del Consiglio regionale. "Il suo esempio - ha detto dopo aver rinnovato le condoglianze alla famiglia - deve restare vivo in tutti noi, spronandoci ad essere migliori". Maroni ha ricordato che Valeria era "attiva nel sociale e che donava" il suo tempo per attività di volontariato. Nel suo discorso nell'Aula del Pirellone, l'ex ministro dell'Interno ha ricordato che il presidente francese Francois Hollande ha parlato di "guerra". "Ma quella in atto non è una guerra di civiltà, perché le civiltà discutono e si confrontano. Qui la guerra è fra civiltà e barbarie, fra libertà e oppressione, fra democrazia e caos. Contro l'Isis non servono più le marce ma azioni concrete". 

Durante la celebrazione, la bandiera francese era in mezzoa quella italiana e a quella europea. La scritta 'Je suis Paris' sui monitor dell'Aula. E l'inno della Marsigliese dopo i discorsi ufficiali e prima del minuto di silenzio. In Aula presenti tutti i gruppi consiliari.  Ad aprire la cerimonia è stato il discorso di Cattaneo, che ha fatto un appello "all'unità" delle forze politiche, di fronte a quello che «rappresenta solo l'ultimo atroce esempio di un'ondata di violenza e di atti terroristici di matrice islamica, che hanno insanguinato l'Europa". Cattaneo, insieme alla vittime di Parigi, ha infatti voluto ricordare anche" quelle di altri attacchi in giro per il mondo e di ogni fede religiosa". Il presidente del Consiglio lombardo ha chiesto di "non cadere nella trappola di pensare che tutti gli islamici siano terroristi, anche se non dobbiamo ignorare che oggi tutti i terroristi sono islamici". Per questo Cattaneo ha lanciato un altro appello, alle comunità islamiche, alle quali "chiediamo gesti concreti, netti e unanimi di presa di distanza e di condanna del terrorismo, senza se e senza ma: le manifestazioni di Roma e Milano sono state un primo segnale, anche se avremmo voluto vedere più gente in piazza e sentire una voce di condanna più forte e più coesa"

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