Milano, torna l'ombra del terrorismo

I luoghi a rischio, dal Duomo al Consolato Usa: "Attenzione in vista di Expo"

Il Duomo di Milano

Il Duomo di Milano

Milano, 22 agosto 2014 - Guardia alta contro il terrorismo, anche e soprattutto a Milano in vista di Expo 2015. Del resto torna massima l’allerta in tutta Italia per possibili minacce da parte dell’Isis, gli jiahdisti sunniti dello Stato Islamico, considerati ancora più temibili di Al Qaeda. Sono gli stessi Servizi a definirli, nei loro documenti, come «la più grave e complessa minaccia terroristica che l’Italia e l’Europa si trovano ad affrontare dai tempi dell’11 settembre». E il ministro degli Esteri Federica Mogherini ha parlato di minaccia che non si limita «a rappresentare un pericolo letale in Iraq e Siria dove l’Is opera, ma riguarda anche l’Europa e l’Italia». 

Si tratta al momento di minacce non mirate: nessun indicatore preciso che riguardi il rischio di attentati nel nostro Paese, ma l’attenzione è alta e un richiamo è stato diramato su tutto il territorio nazionale. Il Dipartimento di pubblica sicurezza, in una informativa a prefetti e questori, parla di «allerta sugli obiettivi sensibili». Ovvero ambasciate e consolati, luoghi di aggregazione e di culto, stazioni, porti, aeroporti e agenzie di viaggio.

A Milano, in particolare, l’attenzione e la vigilanza si concentrano sui «monumenti simbolo della cristianità e della cultura ebraica» e i «luoghi di aggregazione di massa». Più precisamente, nella metropoli, il Duomo, la Stazione Centrale, le fermate della metropolitana, il consolato americano di largo Donegani e la sinagoga di via Guastalla. Luoghi che, per la loro valenza sociale o per la loro portata simbolica, potrebbero entrare nel mirino di eventuali attentati terroristici. Una minaccia, quella del terrorismo, che in città potrebbe diventare più concreta anche in vista di Expo 2015, che inevitabilmente accenderà i riflettori internazionali sulla metropoli. 

Per questo Riccardo De Corato, vicepresidente del Consiglio comunale di Milano e capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale in Regione Lombardia, ha chiesto «al presidente della Regione Roberto Maroni e al sindaco Giuliano Pisapia (in quanto l’allarme riguarda Milano quale sede di Expo2015) se esista un piano strategico per prevenire e contrastare il rischio terroristico e se siano state adottate le misure necessarie in collaborazione con il Governo e con gli organismi preposti alla sicurezza». De Corato ha anche sottolineato quanto «l’allarme sia altissimo e pertanto non deve essere sottovalutato» perché «l’Italia è uno dei principali obiettivi» e «Expo 2015 è una manifestazione che avrà la ribalta della scena internazionale». E ancora: «Non si tratta di allarmismo ma di un rischio concreto».

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