Teatro San Babila: finzioni, imbrogli e amicizia con 'Un coperto in più'

Milano, 4 ottobre 2015 - Al Teatro San Babila di Milano arriva "Un coperto in più", commedia brillante e surreale scritta da Maurizio Costanzo nel 1972, che fa partire la stagione 2015/2016. Sul palcoscenico, dal 9 al 18 ottobre, Maurizio Micheli, Vito, Loredana Giordano e Alessia Fabiani, con la regia di Gianfelice Imparato.  Uno spettacolo che parte dal surreale per dare libero spazio all’ironia, intesa come chiave di lettura, e a temi rilevanti, come quello della solitudine.

Ambientata negli anni Settanta, la pièce di Costanzo (portata in scena la prima volta al Quirino dai fratelli Giuffrè, riunitisi per l’occasione) racconta l’incontro fra due uomini fondamentalmente soli: Camillo Dolci (un truffatoreche vive di espedienti ed interpretato da Maurizio Micheli) e il gioielliere Alfredo Di Sarno ( Vito). Camillo cerca in tutti i modi di spillare quattrini ad Alfredo, sfruttando la sua solitudine e la sua bizzarra fissazione di immaginare al suo fianco l’improbabile moglie Luisa. Camillo arriverà addirittura a proporgli la sua compagna (la travolgente Loredana Giordano) e anche sua moglie Margherita, da cui è da tempo separato e che viene interpretata dalla brillante Alessia Fabiani. Insomma, tutto ruota attorno ad una sedia vuota, quella di Luisa. Il piccolo imbroglione tenta di rifilare gioielli falsi al ricco commerciante, ma senza rendersene conto, nasce un’amicizia tra i due, o forse una finta amicizia? Magari un espediente come un altro per sentirsi meno soli entrambi?... E sulla scia di Luisa, una moglie eccezionale, tanto eccezionale che non esiste più o forse è scomparsa qualche tempo prima - o forse non è mai esistita? - ... insomma rimane il dubbio anche sullo strano rapporto che si instaura tra Camillo e Alfredo: è vera amicizia o è amicizia di comodo?  

“Un coperto in più” è una commedia scritta in italiano. La regia di Gianfelice Imparato è elegante ed essenziale, così come la scenografia di Roberto Crea, minimale ma efficace.  La commedia scorre sui binari dell’ironia e dello stile: Maurizio Micheli regala un Camillo spettacolare, brioso e frizzante, mentre Vito, col suo eloquio inizialmente quasi timido, si cimenta in un personaggio che diventa sempre più imponente. Loredana Giordano offre tutto il colore della teatralità napoletana, mentre Alessia Fabiani è capace di dare vita con grande verve al personaggio “romano” di Margherita, l’ex moglie di Camillo.