Milanesi in fuga dalla burocrazia: in otto mesi chiesti 1.700 atti on line

Il sindaco: sulla libertà d’accesso ancora lacune ma non deragliamo

Il sindaco Giuseppe Sala

Il sindaco Giuseppe Sala

Milano, 9 ottobre 2017 - «Il punto non è solo che il Comune sia aperto, ma anche quanto riesce ad essere semplice. Il tema della trasparenza non può andare da solo. Noi abbiamo deciso di mettere un assessore dedicato, ma la nostra vittoria ci sarà se il lavoro di Lorenzo Lipparini sarà non solo accettato, ma anche condiviso e supportato dagli assessori. Non è automatico perché i cambiamenti culturali portano con se difficoltà».

Così il sindaco Giuseppe Sala all’incontro “Milano in trasparenza: dalla segretezza degli atti alla libertà di accesso” tenutosi ieri a Base Milano. «A quindici mesi dall’inizio del mandato – ha fatto sapere il sindaco – sono contento che noi non deragliamo, dall’altro lato capisco che siamo ancora lacunosi. Andremo avanti, cercheremo di essere trasparenti documentando il nostro percorso e mostrando pure le pecche». A proposito di accessibilità agli atti, la confidenza dei milnesi con questa opportunità è in crescita. Dal 31 dicembre 2016 al 31 agosto 2017 sono state 67 le richieste di accesso civico generalizzato, vale a dire: le richieste di atti fatte attraverso un modulo che si può scaricare sul portale internet del Comune e per le quali non si esige più, a differenza del recente passato, che il soggetto richiedente abbia un legittimo interesse. L’accesso civico generalizzato può essere esercitato da chiunque, italiano o straniero, e non è necessario fornire una motivazione specifica. Molte di più, invece, le richieste di accesso agli atti che, a differenza di quelle di accesso civico generalizzato, possono essere effettuate da chi abbia un interesse diretto, concreto e attuale. Da gennaio a settembre 2017 sono state quasi 1.700 e hanno riguardato tutti i settori: il Commercio è quello più interessato con centinaia di richieste per il rilascio delle licenze commerciali, seguito dall’area Servizi al cittadino per tutto ciò che riguarda i procedimenti di natura anagrafica. Numeri forniti da Palazzo Marino.

Contro l'ottimismo di Sala, ecco Riccardo De Corato, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale: «Le dichiarazioni del sindaco sul tema della trasparenza amministrativa a nostro avviso sono un po’ troppo roboanti e poco prudenti. Il sindaco afferma che a 15 mesi dall’inizio del mandato è contento e che non deraglia, dall’altro lato capisce che sono ancora lacunosi. Conclude dicendo che cercheranno di essere trasparenti documentando il percorso fatto e mostrando anche le pecche. Peccato che nel corso del suo intervento abbia dimenticato il caso Expo e quello relativo all’ex comandante Barbato».

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