Pokemon Go, trovata geniale o "follia" collettiva? Alla scoperta della app a Milano

In città l'evento "Pokemon su Marte" per comprendere la portata del fenomeno Pokémon Go, per provare in prima persona le potenzialità di questa nuova realtà aumentata e per immaginare gli sviluppi

Pokemon su Marte a Milano

Pokemon su Marte a Milano

Milano, 21 luglio 2016 - Pokemon Go: rincoglionimento o genialità? È questa la domanda che si pone Alessandro Mari, scrittore vincitore del premio Viareggio, riguardo all’app di Niantic che sta facendo impazzire i più giovani e non solo. La caccia ai pokemon è aperta da meno di una settimana in Italia, ma camminando per Milano non è raro imbattersi in allenatori accaniti che vanno alla ricerca degli esemplari più rari e, anche chi non si è ancora avventurato nel mondo di Pikachu, conosce il fenomeno. Ci sono i perplessi, i dubbiosi e gli affascinati. Insomma, in ogni caso, tutti ne parlano. E allora Francesco Guerrrera e Marco Andolfato hanno pensato che fosse il caso di approfondire. Per questo nel loro spazio culturale Acqua su Marte in via Alessandria hanno organizzato una giornata dedicata ai famosi animaletti del cartone giapponese. Dalle 10 alle 20 verrà lanciato davanti alla sede dello spazio – si dia il caso che la madonnina di via Alessandria sia un pokestop – un modulo esca, un elemento che nel gioco può essere visto da tutti gli utenti e che ha la funzione di attirare Pokémon in prossimità del punto di attivazione. I giocatori  che verranno attirati troveranno ad attenderli uno striscione che recita ‘sei a caccia di pokemon: ecco un raro esemplare di spazio culturale’.

Una volta dentro gli allenatori potranno usufruire di un mini studio fotografico per fotografare i loro pokemon prima di catturarli. Alla fine della giornata ci sarà spazio per parlare di dove tutto questo ci porterà grazie a un incontro con Alessandro Mari, a partire dalle 18. "Non ho la verità in tasca - chiarisce Mari - ma se penso a Wall-e, il cartone della Pixar che ci dipingeva nel futuro come dei grassoni incapaci di muoverci e sostituiti nelle nostre azioni da altri device, direi che Pokemon Go mi sembra il contrario, quindi parliamo di un passo avanti". Pokemon Go è un'app che spinge gli utenti a uscire di casa, "è un mondo irreale che però ti porta nel mondo reale" e sebbene non si sappia "se risolverà il problema del fissimento davanti agli schermi, non è detto che inseguendo un pokemon a porta Venezia io non inciampi in una persona che diventerà la mia migliore amica". Per Mari, "il rischio di rincoglionimento c'è in ogni fenomeno, ma io preferisco migliaia di persone che corrono dietro a un pokemon piuttosto che 10 milioni di telespettatori che guardano Sanremo". È presto per dare giudizi, dunque, ma una cosa è certa:"alle nuove generazioni la realtà non basta più, e diventata meno affascinante". Prendiamone atto. 

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