Omicidio in via Muratori, chiesto ergastolo per il presunto killer

La richiesta è stata formulata dal pubblico ministero nel procedimento con rito abbreviato scelto dall'imputato davanti al giudice per l'udienza preliminare Luigi Gargiulo, che ha invece rinviato a giudizio uno dei presunti mandanti

Omicidio in via Muratori

Omicidio in via Muratori

Milano, 7 novembre 2014 - E' stata chiesta la condanna all'ergastolo per Mario Mafodda, uno dei trafficanti di droga accusati del duplice omicidio avvenuto il 10 settembre 2012 in via Muratori, quando due killer hanno freddato per strada con otto colpi di pistola Massimiliano Spelta, 43 anni, e la sua compagna Carolina Ortiz Paiano, dominicana di 21, che aveva in braccio la figlia di due anni, rimasta illesa. La richiesta è stata formulata dal pubblico ministero Elio Ramondini nel procedimento con rito abbreviato scelto dall'imputato davanti al giudice per l'udienza preliminare Luigi Gargiulo, che ha invece rinviato a giudizio uno dei presunti mandanti, Achene Bonacci.

Il processo per quest'ultimo è fissato davanti alla prima corte d'assise per il 10 dicembre, quando la sua posizione dovrebbe essere riunita a quella dell'altro presunto mandante, nonché esecutore materiale Carmine Alvaro, per il quale il processo è cominciato oggi. Mafodda, Bonacci e Alvaro sono accusati di concorso in duplice omicidio con l'aggravante della premeditazione. In base a quanto ricostruito dal pubblico ministero Elio Ramondini, Bonacci e Alvaro avrebbero progettato l'esecuzione per evitare di pagare alla coppia 40mila euro per un chilo e mezzo di cocaina. Gli omicidi poi sarebbero stati materialmente commessi da Alvaro e Mafodda, che è stato coinvolto e ha deciso di partecipare quando i complici gli hanno chiesto di mettere a disposizione la propria arma. In particolare Alvaro risulta aver puntato la propria pistola all'altezza del viso di Spelta a una distanza di 2,5/3 metri e averlo colpito con quattro colpi di arma da fuoco di cui uno alla testa, mentre Maffodda ha puntato l'arma contro Payano Ortiz Suleini, che portava in braccio la figlia di 2 anni sopravvissuta all'agguato, e averle sparato da un metro di distanza un colpo al viso e tre alla nuca.

Oggi il gup ha inoltre rinviato a giudizio davanti alla prima sezione penale a partire dall'8 gennaio altri 8 imputati accusati di con Mafodda, Bonacci e Alvaro di aver perpetrato un traffico di droga dal Sudamerica. Il 21 novembre, invece, deciderà se accogliere o meno i patteggiamenti di 6 persone ed emetterà la sentenza dell'abbreviato per Mafodda e altri 15 imputati ritenuti coinvolti nel traffico di sostanze stupefacenti.

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