No Expo, controlli per il Primo maggio: nuove perquisizioni a Lorenteggio, 12 indagati

Nuovi controlli della polizia, 12 indagati per occupazione abusiva di immobili. Alcune persone dell'area anarchica portate in Questura. Alfano: "Il sistema di prevenzione funziona". Maroni: "Sbagliato non espellere gli antagonisti denunciati". I giusici si riservano sule espulsioni

Polizia e carabinieri ritornano in via Odazio e Apuli

Polizia e carabinieri ritornano in via Odazio e Apuli

Milano, 29 aprile 2015 - Ancora al Lorenteggio, ancora il movimento No Expo: nuovo blitz della polizia con perquisizioni e controlli nella stessa zona di Milano in cui martedì 28 aprile sono state trovate mazze e materiale per molotov. Le indagini condotte dalla Digos si sono svolte ancora nel quartiere di case popolari, in quattro appartamenti. All'interno di uno di questi gli agenti hanno trovato dodici persone, di cui nove italiani e tre cittadini tedeschi. All'arrivo della polizia gli antagonisti hanno tentato di disfarsi di due borsoni, lanciandoli dalla finestra. Le sacche contenevano cinque maschere antigas, guanti in lattice e contenitori per colla. Se nella giornata di martedì 26 persone sono state denunciate, e uno arrestato, questa volta le 12 persone sono indagate per occupazione abusiva di immobili.

Alcune sono state accompagnate in Questura per essere identificate e per accertamenti. Si tratta di giovani vicina all'area anarchica. tedeschi, peraltro, erano gli stessi identificati ieri e per i quali la Questura aveva richiesto un decreto di espulsione, negato dall'autorita' giudiziaria. Tre dei  tedeschi perquisiti, e di cui la Questura di Milano ha chiesto per la seconda volta l’espulsione, sono già «conosciuti per tumulti, danneggiamenti e altri reati contro l’ordine pubblico» in Germania. Lo si legge negli atti della polizia a loro carico e nei quali si evidenzia anche che hanno frequentazioni con persone di altri Paesi «accomunate» dalle loro stesse «ideologie  anarchico-sovversive e di protesta violenta». 

Tre dei tedeschi fermati dalla Digos per l’identificazione e nuovamente perquisiti e oggi denunciati, trascorreranno la notte in Questura a Milano in attesa della decisione dei giudici sui provvedimenti di allontanamento e accompagnamento alla frontiera per motivi di ordine pubblico emessi nei loro confronti. Al termine dell’udienza i giudici si sono riservati sulla convalida dei provvedimenti. I tre sono accusati di aver tentato di sbarazzarsi di un borsone con maschere antigas e altro materiale, stamani, nel corso del nuovo blitz della Digos nell’appartamento dove avevano trascorso la notte. Nel caso di convalida (i giudici hanno 48 ore di tempo per prendere una decisione) i tedeschi probabilmente verranno riaccompagnati in Germania in aereo.

MARONI - La decisione di non convalidare l'espulsione degli antagonisti denunciati ieri «mi ha molto meravigliato, è un segnale sbagliato». Lo dice il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni che per le manifestazioni No Expo venerdì, spiega: «un pò di preoccupazione c'è, anche se so che la questura di Milano sta lavorando duramente. Conoscendo la professionalità delle forze dell'ordine e del questore di Milano sono certo che tutto sarà sotto controllo». A margine della presentazione del Padiglione Lombardia ha aggiunto: «Non mi piace l'idea di vedere i militari dentro il sito Expo. Sembrerebbe Fort Apache, non penso che sia utile farlo. I controlli fuori, sì».

ALFANO - In merito all'ennesima operazione della Digos sui possibili atti dimostrativi in occasione di Expo «sono la prova che il sistema di prevenzione funziona. Nessun Paese è a rischio zero», ma queste operazioni «fanno chiaramente capire che lo Stato è più forte di chi lo vuole contrastare». 

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