Sicurezza per il Primo maggio, perquisizioni in case di No Expo: 26 denunce e un arresto

Sgomberato lo spazio occupato 'Base di Solidarieta' Popolare', sequestrato materiale per molotov, martelletti e maschere antigas. Nessuna espulsione, ma alle 18 manifestazione in piazza Tirana FOTO: Il materiale sequestrato / Tensione in strada

Materiale sequestrato dalla Digos

Materiale sequestrato dalla Digos

Milano, 28 aprile 2015 -  Blitz della Digos all'alba contro presunti esponenti di gruppi No Expo. Durante le perquisizioni è stato trovato materiale utilizzabile per assemblare molotov, spranghe, maschere antigas e sono state identificate e denunciate complessivamente 26 persone: 6 italiani, tre tedeschi e 16 francesi. Tra questi soltanto cinque avevano documenti. Tutti verranno denunciati per occupazione abusiva. Inoltre, un giovane tedesco è stato arrestato con l'accusa di «possesso di materiale esplodente». Dopo un'udienza il giudice ha negato l'espulsione per quattro di loro, chiesta dalla polizia. Alle 20 è poi partito un corteo di protesta degli antagonisti in piazza Tirana. Il gruppo, costituito da una cinquantina di persone, è stato monitorato dalla polizia lungo il percorso al Lorenteggio. Quasi al termine della manifestazione alcuni antagonisti hanno occupato un altro appartamento in via Manzano. L'abitazione si trova a meno di 500 metri dallo spazio sociale anarchico 'Base di solidarietà popolare' in via Odazio che in mattinata era stato sgomberato dalla polizia

PERQUISIZIONI E SEQUESTRI - Le perquisizioni sono avvenute nel quartiere Giambellino, in particolare in via degli Apuli ai civici 1 e 2, nonché all’interno di due locali in via Odazio all’8, sede appunto della "Base di Solidarietà Popolare»" anch’essa occupata abusivamente da soggetti appartenenti al locale circuito anarchico. Nel corso delle perquisizioni è stato sequestrato diverso materiale tra cui: 20 martelletti frangivetro, petardi ed artifizi pirotecnici, mazze, fionde, maschere antigas, mazze con punta in ferro. All’interno di un’autovettura con targa tedesca poi, parcheggiata nei pressi di via Odazio e in uso ad uno dei giovani identificati, c’erano una tanica di benzina, bottiglie, pezzi di stoffa, un imbuto e carta igienica, il tutto idoneo al confezionamento di bottiglie molotov. È stato rinvenuto, altresì, altro materiale tra cui un estintore, guanti, scarpe chiodate ed aste con punte in ferro. Per tutti e 26 i denunciati potrebbero inoltre essere adottati provvedimenti di allontanamento dal territorio dello Stato.

NO ESPULSIONI - In particolare, il giudice Olindo Canali ha deciso di non convalidare il provvedimento di espulsione della Questura milanese predisposto per tre tedeschi e una giovane francese, sulla base delle norme previste per i cittadini comunitari nel decreto legislativo 30 del 2007. I tre erano accusati di ingiusta detenzione di oggetti atti a offendere e invasione di terreni e edifici. Il gruppo, tre giovanissimi francesi e un tedesco di mezza età, classe 1959. Quest'ultimo ha detto al giudice di essere arrivato in Italia ieri e di aver dormito nell'appartamento occupato che gli era stato indicato da alcuni militati del Comitato Abitanti Giambellino-Lorenteggio. "Volevo andare in Sicilia", ha spiegato al giudice. L'uomo ha inoltre chiarito di avere fissa occupazione in Germania e si è lasciato andare a una battuta: "Se verrò licenziato per questa vicenda, farà causa allo Stato Italiano".

INDIZI "GENERICI" - La linea della difesa, rappresentata dal legale Eugenio Losco, poggiava su una carenza di motivazioni nell'atto della Questura milanese. La difesa, infatti, ha sostenuto che nel provvedimento - emesso sulla base del decreto legislativo 30 del 2007 e che consente l'allontanamento dall'Italia anche di cittadini dell'Ue per motivi di sicurezza - è stato indicato che i quattro sono indagati per detenzione di «oggetti atti ad offendere», oltre che per occupazione abusiva, ma non è stato specificato quali oggetti siano stati trovati nella loro disponibilità.

Anche secondo il giudice, da quanto si è saputo, la polizia non ha fornito elementi dettagliati sugli «oggetti» che sarebbero stati trovati nella disponibilità dei tre tedeschi e della francese. La difesa, inoltre, aveva contestato gli indizi di pericolosità in vista delle manifestazioni contro l' Expo riportati nel provvedimento. Indizi che, secondo l'avvocato Losco, erano «generici e non supportati da elementi concreti». I quattro nel corso dell'udienza hanno spiegato di essere arrivati in macchina in Italia ieri pomeriggio e di essersi fermati a dormire in una casa occupata su invito di un ragazzo italiano conosciuto in un centro sociale. Nessuno di loro ha fatto riferimento all'intenzione di voler partecipare alle manifestazioni di venerdì prossimo contro l' Expo. Altri 15 francesi oggi sono stati portati in Questura per essere identificati perché privi di documenti mentre, sempre a seguito delle perquisizioni, un tedesco è stato arrestato perché trovato in possesso di un 'kit' per preparare molotov. Altre sei persone, tutte italiane, sono state denunciate per occupazione abusiva.

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MONITORAGGIO E PREVENZIONE - Si è trattato di un’attività di polizia di monitoraggio e prevenzione a tre giorni dall’inizio dell’Esposizione Universale, sulla base dell’art. 41 del Testo unico delle Leggi sulla pubblica sicurezza che consente alle forze dell’ordine di procedere a perquisizioni e sequestri se hanno notizie o indizi sulla presenza in un luogo di "armi, munizioni o materie esplodenti" non denunciati. La Digos, in ogni caso, è in contatto costante con la Procura di Milano e, in particolare, con l’aggiunto Maurizio Romanelli a capo del pool antiterrorismo.

Manifestazione contro gli sgomberi al GiambellinoPRESIDIO IN VIA ODAZIO - L'azione della Digos non è piaciutata al Comitato  Giambellino-Lorenteggio, che ha subito organizzato un presidio in via Odazio dove sono immediatamente confluiti numerosi antagonisti, sostenendo che quella della polizia è "una provocazione per alzare la tensione in vista della grande manifestazione del Primo Maggio, operazione inutile perchè non hanno trovato nulla". 

Aggiornamento dal giambellino:3 case perquisite e sgomberate. Base di solidarietà idem. 8 ( numero non verificato)...

Posted by Comitato Abitanti Giambellino Lorenteggio. on Martedì 28 aprile 2015

Ad un certo punto, è anche partito un corteo estemporaneo organizzato da gruppi dei comitati contro gli sgomberi e dell'area antagonista, alcune decine di persone, che protestano contro le perquisizioni e le indagini in corso da parte della polizia in alcuni stabili adiacenti. L'azione è stata monitorata da numerosi agenti in tenuta antisommossa.

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