Piano aeroporti: rilancio intercontinentale per Malpensa, da Linate più destinazione europee

Nel Varesotto si punta sui voli verso la Cina, decreto ad hoc per lo scalo milanese di Giambattista Anastasio

L'aeroporto di Malpensa (Newpress)

L'aeroporto di Malpensa (Newpress)

Milano, 12 agosto 2014 - Più voli intercontinentali da Malpensa e nuovi collegamenti tra Linate e le città italiane ed europee grazie ad un decreto che il Governo si impegna a varare in tempi brevi. Questo il piano di sviluppo messo a punto dalla nuova Alitalia targata Etihad nei due aeroporti milanesi. Un piano esposto ieri dall’amministratore delegato della compagnia di bandiera, Gabriele Del Torchio, al presidente di Sea, Pietro Modiano, nel corso di un incontro a Roma al quale ha preso parte anche il ministro a Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi. Per quanto riguarda l’aeroporto gallaratese, Alitalia conferma di voler aumentare i voli intercontinentali: oggi se ne contano 11 alla settimana, dall’autunno saranno invece 25.

In cima all’agenda delle destinazioni da potenziare c’è la Cina, un mercato emergente: un milione i cinesi attesi nel 2015 a Milano, per l’Expo. La vecchia Alitalia non ha mai avuto la flotta sufficiente per intensificare le rotte intercontinentale, tant’è che a Malpensa gestisce solo il 7% del traffico passeggeri. Sarà allora il nuovo socio forte della compagnia di bandiera, quella Etihad ora detentrice del 49% delle azioni del vettore, a fornire gli aerei necessari a centrare l’obiettivo. Non solo traffico passeggeri, però. Oggi Malpensa è il primo aeroporto italiano per lo smistamento del traffico merci e Alitalia fino ad oggi ha occupato una posizione marginale nel business del cargo. Ecco allora che il secondo obiettivo della compagnia è intensificare la propria presenza anche in questo comparto. Poi il capitolo Linate. Qui Alitalia parte già da una posizione dominante perché gestisce il 75% del traffico passeggeri. In questo caso non è previsto un aumento dei voli della compagnia di bandiera, che resteranno 18 all’ora, ma una loro ridefinizione. Il problema che la nuova Alitalia vuole superare è l’eccessiva densità di voli su alcune tratte, quali ad esempio la Fiumicino-Linate. Tale densità fa sì che molti aerei partano semivuoti. Per efficientare il business il Governo, su spinta di Alitalia, concederà a tutte le compagnie di poter cambiare le destinazioni finali dei voli in partenza da Linate. Oggi dallo scalo cittadino partono per lo più aerei diretti alle capitali europee e ai principali capoluoghi italiani. Una volta emesso il decreto per liberalizzare gli slot, Alitalia e le altre compagnie potranno atterrare anche in città europee diverse dalle capitali, quali, esempi tutt’altro che casuali, Stoccarda, Amburgo e Dusseldorf. Attenzione però: la deroga prevista nel decreto sarà valida solo per i sei mesi dell’Expo di Milano, ovvero dal primo maggio al 31 ottobre del 2015, e solo per i voli all’interno dell’Unione europea. Detto altrimenti: Linate non farà concorrenza a Malpensa sulle tratte intercontinentali.

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