Salone del Libro, il sindaco Sala prudente: "Non voglio un conflitto con Torino"

In attesa della decisione degli editori, Palazzo Marino frena sul trasloco dell'appuntamento del Lingotto

Giuseppe Sala, sindaco di Milano

Giuseppe Sala, sindaco di Milano

Milano, 25 luglio 2016 - In attesa della decisione dell'associazione degli editori annunciata per mercoledì 27 luglio, il sindaco Giuseppe Sala si mostra prudente in merito al trasferimento del Salone del Libro da Torino a Milano.

Più che all'impatto economico che una Fiera come quella del libro potrebbe avere sulla città, il neo sindaco pensa ai rapporti istituzionali - da sempre ottimi - con Torino. "La possibilità di avere il Salone del libro a Milano - ha detto Sala - è un fatto che guardo con prudenza, non voglio rischiare di creare un conflitto tra le due amministrazioni, che peraltro sono state appena elette. Io non penso che abbia senso il trasferimento tout court del Salone". 

Per il primo cittadino "O si trova una formula per cui il Salone è integrato in un evento diverso e che ragiona anche partendo da Bookcity e partendo da quello che serve al sistema editoriale e al pubblico a Milano. O non la metterei sul piano del trasferimento tout court". Il sindaco ha precisato che "ad oggi comunque non ho ancora parlato con nessuno di questo tema", nemmeno con il sindaco di Torino Chiara Appendino, "che ho chiamato per saluti istituzionali quando è stata eletta". 

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