L'EA7 Milano crolla in casa del Panathinaikos: 90-63

Olimpia mai in partita, dura sconfitta ad Atene di Gabriele Gabbini

Joe Ragland in penetrazione (Ansa)

Joe Ragland in penetrazione (Ansa)

Milano, 7 novembre 2014 – L’EA7 Armani Milano non trova la vittoria, e di certo nemmeno il riscatto, in Eurolega contro il Panathinaikos dopo la pessima figura di Avellino, confermando anzi quell’assenza di gioco e soprattutto di grinta che già si era vista nella trasferta campana. Un peccato, anche perché l’Olimpia avrebbe potuto approfittare dell’inatteso stop del Bayern contro i polacchi del Turow per provare a staccare entrambi in classifica, invece di restare impantanata nelle ultime posizioni.

Il Pana comincia subito fortissimo dall’arco con un devastante quattro su quattro, Milano invece è molle sulle gambe, soprattutto in difesa, e i verdi di casa possono così volare sul 18-7 dopo i primi 6’. Non basta dunque la sigla dell’Eurolega per svegliare l’Olimpia, che oltre a concedere tiri comodi agli avversari non aggredisce nemmeno a ribalzo sui (rari) errori dei greci. Inevitabilmente quindi il primo periodo si chiude con un complicato 23-13. Per i biancorossi è Ragland l’unico terminale offensivo di riferimento mentre il Pana tempesta il canestro ospite un po’ da tutte le parti.

L’unica possibilità che ha l’EA7 per riavvicinarsi parte allora dalla difesa: l’Armani prova quindi ad alzare l’intensità con Moss e, complice anche l’uscita dal campo dell’ormai 34enne Diamantidis, proprio Moss e ancora Ragland trovano dall’arco il - 4 (28-24) dopo tre minuti. Ma è solo un fuoco di paglia. Ivanovic infatti corre subito ai ripari reinserendo Diamantidis e in un amen i greci si riportano a + 11 con la seconda tripla (su due) di Blums. Milano accusa il colpo e un sensazionale Batista scava il solco del -+14, segnando con continuità sotto gli occhi di una difesa pressoché immobile.

Chi si attendeva una reazione, viene subito riportato alla cruda realtà. Comincia il secondo tempo, infatti, e Milano sembra ancora più in bambola che nel primo, con tre palle perse sanguinosissime che valgono il - 20 in meno di un minuto, oltre alla sensazione che la partita sia ormai definitivamente chiusa. L’EA7, a parte il solo, stoico Samuels, esce completamente dalla partita, mentre il Pana gioca sciolto per la gioia dei 20mila dell’Olympic Sports Center, tutti in piedi sul + 28 di fine terzo quarto. Gli ultimi 10’, a questo punto, sono pura formalità, con l’Armani che non fa altro che contare i minuti in attesa di potersi rifugiare in spogliatoio. Finisce con un 90-63 che non lascia spazio a commenti, per una lezione di stile che difficilmente verrà dimenticata all’ombra della Madonnina.

PANATHINAIKOS ATENE–EA7 ARMANI MILANO 90-63 (23-13, 44-30; 71-43) Panathinaikos: Charalampopoulos, Slaughter 11, Bochoridis, Giankovits 9, Fotsis 7, Pappas 11, Mavrokefalidis 5, Diamantidis 6, Gist 9, Batista 15, Blums 8, Wright 9. All: Ivanovic MilanoRagland 13, Brooks 11, Gentile, Gigli, Cerella, Melli, Meacham, Kleiza 4, James 3, Hackett 9, Samuels 18, Moss 5. All: Banchi

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