Meningite, da febbraio vaccini a prezzo scontato in Lombardia

L'assessore regionale lombardo al Welfare, Giulio Gallera, ha ggiunto che "dal primo gennaio partirà la campagna vaccinale" per i nati nel 2017 anche contro il meningococco B

Vaccinazioni, vaccino: foto generica (Ansa)

Vaccinazioni, vaccino: foto generica (Ansa)

Milano, 29 dicembre 2016 -  "Dal 15 febbraio tutti i cittadini lombardi potranno fare, presso le nostre strutture pubbliche, il vaccino contro il meningococco B e C al prezzo in cui lo acquistiamo, che è fra il 30% e il 60% in meno del prezzo sul mercato". Lo ha annunciato l'assessore regionale lombardo al Welfare, Giulio Gallera, dopo l'ultima riunione di Giunta dell'anno con il governatore Roberto Maroni. L'assessore ha anche aggiunto che "dal primo gennaio partirà la campagna vaccinale" per i nati nel 2017 anche contro il meningococco B. Comunque, ha concluso, i casi di meningite "sono assolutamente nella norma". 

Intanto, quasi metà delle mamme lombarde - il 45% - ha "qualche preoccupazione sulle possibili conseguenze" del vaccinare i figli: questo emerge da una ricerca dell’istituto Gpf Research, commissionata dalla Regione per impostare una campagna d’informazione sulle vaccinazioni. Un portale già on line, www.wikivaccini.com, come ancora nella confusione generata da bufale viralissime sui network sociali (inclusi i gruppi di mamme su whatsapp), con derive schizofreniche: da una parte la diffidenza verso i vaccini infantili, mutuabili, dall’altra la corsa a voler quello dalla meningite (a pagamento dopo i 18 anni) dopo le morti, da luglio, di due studentesse della Statale a Milano e di un imprenditore a Brescia.

Il sondaggio di Gpf divide le mamme lombarde in quattro profili: fiduciose (32%), preoccupate (25%); le contrarie antivax, 22%, sono più numerose del 21% che vaccina convinta. Il 26% delle mamme non ha le idee chiare sulle vaccinazioni, altrettante pensano che «siano molto più pericolose di quel che ci fanno credere"; il 57% ritiene che i media nascondano informazioni e per il 45% il web è "affidabile". Così dal web, cronologicamente la prima fonte d’informazione, parte la Regione. Con una app, che inserendo la data di nascita dei figli farà comparire sullo smartphone l’avviso dei richiami. E il portale come «voce autorevole», con una sezione «Ma è vero che?» in cui esperti come l’infettivologo Gian Vincenzo Zuccotti e la pediatra Marina Picca rispondono in video ai dubbi più diffusi, dall’età in cui vaccinare alla bufala dell’autismo.

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