"Non è la voce di mio nipote". E l'anziana incastra i truffatori/ VIDEO

La donna aiuta gli agenti della Mobile ad arrestare un polacco. Scriveteci le vostre storie di anziani truffati a truffeanziani@ilgiorno.net

I poliziotti in azione

I poliziotti in azione

Milano, 28 ottobre 2016 - Il copione è ormai inflazionato: «Nonna, sono nei guai e mi servono soldi...». Eppure tanti anziani continuano a cascarci. Non la signora di 84 anni che mercoledì pomeriggio è riuscita a incastrare un truffatore; il resto lo hanno fatto gli agenti della VI Sezione della Squadra mobile, che hanno arrestato un quarantaseienne polacco con un precedente specifico datato 2014. Ecco com’è andata. La donna, che vive in zona Bonola, riceve una telefonata sul cellulare da un numero sconosciuto (modalità inusuale perché di solito le chiamate arrivano sul fisso): all’altro capo c’è un ragazzo che si presenta come nipote e le chiede 9mila euro per risarcire i danni causati durante un incidente stradale in corso Lodi. La 84enne non riconosce la voce e capisce subito che qualcosa non va. Invece di riattaccare, prende tempo e contatta dal fisso la centrale operativa della polizia per denunciare l’accaduto. Gli agenti si muovono subito: i raggiratori seriali la fanno franca quasi sempre, riuscire a beccarne uno non è impresa facile. La donna finge di farsi fregare: prende la metropolitana e va in banca a ritirare il denaro; nel frattempo, gli investigatori della VI Sezione, che seguono passo passo l’anziana anche per tutelarne l’incolumità, hanno già avvisato il responsabile della filiale, che a sua volta dovrà partecipare alla trappola. Arrivata allo sportello, l’anziana chiede di prelevare i 9mila euro, ma il funzionario, a voce alta per farsi sentire dall’uomo al telefono, chiarisce: "Al massimo 5mila".

Nella busta, in realtà, verranno stipati solo alcuni pezzi autentici (e segnati) e tanta carta per fare volume. La donna – che resterà in comunicazione col truffatore 40 minuti di fila – torna a casa per non mancare all’appuntamento. Ad aspettarlo trova Ian Kierpacz, quarantaseienne polacco che non ha per nulla la faccia da brutto ceffo: appena afferra l’involucro col (finto) malloppo, gli agenti della Mobile gli sono addosso. "Solo la prontezza delle vittime – sottolinea il capo della Mobile Lorenzo Bucossi – può far conseguire un risultato del genere". D’obbligo i ringraziamenti alla signora.

Scriveteci le vostre storie di anziani truffati a truffeanziani@ilgiorno.net. 

Potete inviarci anche una lettera a: Segreteria di Redazione Il Giorno, corso Buenos Aires 54, 20129 Milano

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro